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Lazio, 300mila test sierologici. D’Amato: "La più grande indagine epidemiologica del Paese"

24 aprile 2020 | 17.00
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L'assessore alla Sanità: "I campioni verranno informatizzati e conservati nella Bio-banca dell’Istituto nazionale di malattie infettive Lazzaro Spallanzani"

(Fotogramma)
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"Sono in corso le procedure di evidenza pubblica per l’acquisto dei 300mila kit diagnostici. E’ la più grande indagine epidemiologica che verrà svolta nel nostro Paese. I campioni saranno tutti informatizzati e conservati nella Bio-banca dell’Istituto nazionale di malattie infettive Lazzaro Spallanzani". Lo sottolinea l'assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D'Amato.

Oggi è stata approvata la delibera dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore D'Amato, con le indicazioni sui test sierologici da effettuare su operatori sanitari, delle Forze dell’Ordine e in specifici contesti di comunità all’interno di indagini di sieroprevalenza.

"Una volta espletate le procedure di gara si partirà con i test a tutti gli operatori del Servizio sanitario e agli operatori della nostra regione delle Forze dell’Ordine che hanno aderito a questa indagine epidemiologica (Polizia di Stato, Arma dei carabinieri, Vigili del fuoco, Polizia penitenziaria, esercito ‘Strade Sicure’, Guardia di Finanza e Guardia costiera). Proprio oggi si è tenuta con i responsabili delle Forze dell’ordine una riunione operativa per disciplinare le modalità di prelievo, invio e processamento dei campioni", spiega l'assessore.

Sulla decisione della Regione in merito all'obbligo del vaccino antinfluenzale, D'Amato ha sottolineato che "in autunno ci troveremo ad avere a che fare con l'influenza e il Covid allo stesso tempo, contenere l'influenza, vista la somiglianza ei sintomi, diventa un fattore fondamentale per prevenire nuovi focolai". Sugli altri punti, D’Amato ha ribadito l’impostazione data dalla giunta: prevenire e contenere l’epidemia il più possibile per non far andare in sofferenza il servizio sanitario. "A oggi abbiamo occupati meno del 50 per cento dei posti di terapia intensiva e circa il 60 per cento di quelli ordinari. Il nostro tasso di letalità è il più basso fra le Regioni italiane insieme a quello del Veneto. Con prevenzione e massima attenzione possiamo continuare su questa strada e riaprire gradualmente le attività in sicurezza". Per quanto riguarda il bonus ai dipendenti delle strutture private, l’assessore ha auspicato accordi fra le aziende e i sindacati "ma si tratta di una materia su cui non possiamo intervenire".

Quanto all'edificio di Alto isolamento dell'istituto Spallanzani di Roma "oggi aperto con 20 posti di terapia intensiva tutti a pressione negativa" è una "punta di diamante importante che serve per il contrasto al Covid ed in futuro alle grandi infezioni ospedaliere e alla farmacoresistenza indicata dall'Oms". Nella struttura che garantisce la "maggiore sicurezza possibile a livello nazionale per pazienti e operatori, proseguono i lavori al piano di sopra dove a breve avremo anche la sub intensiva. Alcune stanze sono già occupate da pazienti", grazie ad un lavoro iniziato un mese fa dopo l'ok della Protezione civile.

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