Pretoria, 11 apr. (Adnkronos/Dpa) - Un serrato controinterrogatorio da parte del procuratore Gerrie Nel sul funzionamento del sistema d'allarme in casa di Oskar Pistorius la sera della morte di Reeva Steenkamp ha portato l'atleta sudafricano sull'orlo delle lacrime oggi, nel quinto giorno del processo celebrato a Pretoria per l'uccisione della ragazza.
Nel ha insistito per capire se l'allarme fosse in funzione o meno quella notte nella casa dove l'atleta si trovava in compagnia della giovane. Se fosse stato acceso, allora la tesi di Pistorius, che ha ammesso di aver sparato a Reeva dicendo pero' di averla scambiata per un ladro, non terrebbe.
Pressato dal procuratore, che si e' detto "non convinto delle sue risposte", l'atleta - che in un primo momento aveva detto che l'allarme doveva essere spento, quindi si e' mostrato piu' certo dicendo "ho spento l'allarme" - ha detto di non riuscire a ricordare tutti i dettagli e si e' lamentato di essere stanco. "Se e' stanco e questo e' il motivo per cui fa tutti questi errori, lo deve dire", lo ha esortato il giudice Thokozile Masipa ma Pistorius si e' detto in grado di continuare a rispondere alle domande.
