Via libera da parte del Consiglio dei ministri al disegno di legge delega presentato dal Guardasigilli. Conte: "Passaggio importante e strutturale che si attendeva da anni". Per il premier, ora l'Italia "potrà attirare sempre più investitori". Bonafede: "Obiettivo dimezzare i tempi del processo"
Il Consiglio dei ministri ha approvato, a quanto si apprende, all'unanimità il disegno di legge delega di
riforma del processo civile
presentato dal ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. La riforma "per il 90% degli italiani è la priorità nel sistema giustizia" ha detto lo stesso Bonafede, in conferenza stampa a Palazzo Chigi.
Nella riforma approvata, "abbiamo eliminato il cosiddetto rito Fornero, che ha creato un gran caos nel sistema" ha aggiunto. Il Guardasigilli si è soffermato poi sui punti nevralgici della riforma, dall'"eliminazione di perdite di tempo", realizzata togliendo "la mediazione obbligatoria", alle novità sul fronte della "negoziazione", fino alla digitalizzazione del sistema. Con la riforma "il codice avrà poche regole che però valgono per tutti i processi".
"Per il processo di appello si seguono le regole del primo grado: attualmente il filtro di ammissibilità doveva servire a snellire e invece ha fatto il contrario" ha detto il ministro Bonafede, secondo cui la riforma "elimina i tempi morti nelle udienze, quelli in cui non succede nulla" e semplifica i procedimenti "troppo complicati". L'obiettivo "è quello di dimezzare i tempi del processo" ha detto il ministro Bonafede, aggiungendo che nel ddl di riforma sono previste "sanzioni" per chi intraprende cause temerarie. "Chi fa una causa temeraria o resiste in una causa temeraria non solo paga il risarcimento ma deve versare una sanzione alla Cassa per le ammende".
CONTE - Il via libera alla riforma da parte del Cdm "è particolarmente significativo: si tratta di un ddl delega per garantire una maggiore efficienza al processo civile"; una riforma "che segna una svolta per l'accelerazione dei tempi, un passaggio importante e strutturale che si attendeva da anni" e significato anche per l'attrattività dell'Italia a livello economico, ha affermato il premier Conte. Il presidente del Consiglio confida che, grazie a questa riforma, l'Italia potrà "attirare sempre più investitori".