"Presto saremo di fronti ad un bivio. O cominciamo a fare i conti come si deve, a cominciare da questo governo, o andiamo verso la catastrofe". Massimo Cacciari si esprime così sulla crisi di governo. "Il recovery plan al momento è poco più di speranze e desideri, se riescono a dare corpo e a dare assistenza e se esprimono idee rapidamente, vale la pena che il governo duri e vale la pena cercare salvagenti, volenterosi, responsabili, costruttori. Se il governo deve vivacchiare, altrimenti no", dice a Otto e mezzo su La7.
"Presto saremo di fronti ad un bivio. O cominciamo a fare i conti come si deve, a cominciare da questo governo, o andiamo verso la catastrofe. Bisogna capire che le operazioni di assistenza devono essere caricate su tutta la cittadinanza e non solo su una parte. C’è bisogno di politiche fiscali e patrimoniali all’insegna dell’equità. Se questo governo è in grado di operare in questo senso, bene. Altrimenti, a casa. Nel prossimo mese, verificheremo se la palla è sgonfia o può rimbalzare. Alle eventuali elezioni non è detto che vinca il centrodestra", aggiunge.
E Matteo Renzi? "Ha giocato una partita strana e autolesionistica, non c’è alcuna possibilità che la legislatura vada avanti con un governo Pd-M5S senza Conte. Può esserci un governo istituzionale, ma è impossibile un governo 5 Stelle-Pd senza Conte