Roma, 9 apr. (Adnkronos Salute) - "Ancora una volta una vittoria sui diritti civili ha il marchio di fabbrica radicale. E' una vittoria dei Radicali, che più di tutti si sono battuti contro la legge 40, a cominciare dal referendum che sarebbe stato vinto a mani basse se non fosse scattato il facile e ipocrita boicottaggio su una questione che riguarda una minoranza di cittadini". Silvio Viale, presidente del Comitato nazionale di Radicali italiani e consigliere comunale del Pd a Torino, commenta così la decisione della Consulta, che ha ritenuto incostituzionale il divieto di fecondazione eterologa, uno dei punti fondanti della legge 40 e uno dei pochi rimasto in piedi fino a oggi.
"Come è avvenuto per la pillola abortiva Ru486 - prosegue - è stata la determinazione dei radicali che ha permesso all'Italia di allinearsi agli standard scientifici e sanitari europei. Ora si tratta di superare l'eventuale tentativo di boicottaggio di ritorno, ma fa ben sperare il fatto che in Italia non ci sa un singolo medico obiettore per la legge 40, mentre esistono molti centri di eccellenza. E' l'ora che il mondo politico la smetta di genuflettersi all'integralismo clericale contro i propri cittadini. Ovviamente l'Ospedale Sant'Anna di Torino è pronto".
