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Fisco: truffa del Madoff torinese, false fideiussioni a centinaia di enti pubblici

19 giugno 2014 | 15.10
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Una frode finanziaria con quasi seimila polizze fideiussorie emesse abusivamente a danno di Ministeri, Prefetture, Regioni e Comuni in tutta Italia. Non smette di riservare sorprese l'indagine legata all'assicuratore Antonio Castelli, soprannominato il Madoff torinese, arrestato nel dicembre 2012 dalla Guardia di Finanza di Torino per una truffa finanziaria che aveva coinvolto seicento risparmiatori.

Analizzando documenti sequestrati e il reticolo di società, le Fiamme Gialle hanno scoperto una società finanziaria che emetteva polizze fideiussorie, senza però avere le autorizzazioni i requisiti prescritti dal Testo Unico Bancario, e che dal 2009 al 2011 avrebbe esercitato abusivamente l'attività perpetrando, così, una vera e propria frode finanziaria che ha visto tra i danneggiati, anche numerosi Enti pubblici. Tra questi Ministeri, Prefetture, Questure, uffici dell'Agenzia delle Entrate e delle Dogane, dell'Inps, Regioni, Province e numerosi Comuni sparsi sull'intero territorio nazionale, che hanno ricevuto, a garanzia, polizze fideiussorie, in realtà prive di copertura patrimoniale, per un importo pari a 139 milioni di euro.

Diverse le fattispecie rilevate con riferimento agli Enti pubblici: si va dalla garanzia per la rateizzazione di debiti tributari, al corretto uso di beni demaniali dati in concessione, fino alla gestione dello smaltimento dei rifiuti pericolosi, nonché dalla corretta realizzazione delle opere di urbanizzazione, alla concessione di finanziamenti per la formazione derivanti dai fondi europei. Le fiamme gialle hanno denunciato i tre amministratori della società e sequestrato 5875 polizze fideiussorie abusivamente emesse, per un capitale complessivamente garantito pari a circa 465.952.000 euro.

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