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Foggia, estorsione e minacce ad azienda edile: due fermi

03 aprile 2014 | 16.30
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Foggia, estorsione e minacce ad azienda edile: due fermi

Hanno tentato di estorcere soldi al capo cantiere di una ditta edile che sta effettuando dei lavori di ristrutturazione di edifici pubblici a Stornara, in provincia di Foggia. I carabinieri hanno eseguito un fermo di indiziato di delitto d'iniziativa per tentata estorsione nei confronti di Mauro Masciave', 49 anni e Giuseppe Prete, 29, entrambi di Stornara. Lo scorso 25 marzo il primo si e' presentato ai cancelli della ditta come ''capo zona'' e, dopo aver detto di essere appena uscito di galera, ha ordinato il pagamento di 500 euro al mese ''piu' gli 'arretrati' dal mese di dicembre''. In caso contrario ha minacciato gravi ritorsioni.

La vittima, intimorita, gli ha spiegato che avrebbe parlato della situazione con i titolari. Masciave' ha promesso di ritornare l'indomani. Il capo cantiere ed il titolare dell'azienda hanno concordato di denunciare tutto ai carabinieri non appena il secondo fosse rientrato a Stornara da impegni fuori provincia. Nel frattempo, pero', Masciave', si e' ripresentato altre due volte pretendendo, con toni sempre piu' minacciosi, i soldi richiesti. Nell'ultimo incontro del 31 marzo scorso il capo cantiere gli ha riferito di aver informato il titolare dell'azienda e che lo stesso non era disposto a pagare, aggiungendo, inoltre, che era intenzionato a sporgere denuncia ai carabinieri.

Dopo nuove minacce di Masciave', il capo cantiere ha chiamato i carabinieri che, giunti sul posto, sono stati finalmente informati dell'intera vicenda. Ma appena i militari si sono allontanati, si e' presentato Giuseppe Prete che al capo cantiere ha proposto un accordo sulla cifra da pagare evitando l'intervento dei carabinieri, ''altrimenti - ha aggiunto - vi faremo dei danni seriamente''.

Nel frattempo e' giunto sul posto il titolare dell'azienda che gli ha fatto capire che non avrebbero mai pagato. A quel punto, dopo nuove minacce, anche Prete e' andato via. Questo secondo incontro e' stato riferito ai carabinieri che hanno poi mostrato alle vittime le fotografie dei due presunti estorsori riconosciuti dal capo cantiere e dall'imprenditore.

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