"E' stato Gentile che ha valutato preferibile per se' difendersi a mani libere rispetto ad un'accusa che ha ritenuto davvero ingiusta e che siamo convinti che riuscira' a smontare. Tra l'altro e' un'accusa mediatica e non giudiziaria perche' non e' indagato. Lui ha messo davanti l'interesse per l'Italia e anche la possibilita' per se stesso di difendersi meglio rispetto a mantenere un posto che nessuno gli aveva chiesto di lasciare, neanche i vertici del governo". Lo ha detto il ministro dell'Interno Angelino Alfano all'Intervista di Maria Latella su Sky Tg24.
Quanto agli esponenti del governo indagati nelle fila del Pd, il segretario di Ncd ha precisato: "Io non sono garantista a convenienza come quelli de 'Il Giornale', che se una cosa riguarda Silvio Berlusconi sono garantisti e se riguarda qualcuno che si e' allontanato da Berlusconi diventano giustizialisti oppure non danno la possibilita' di difendersi all'interessato, io e noi del Ncd siamo garantisti davvero e abbiamo rispettato la scelta del Pd. Il Pd ha fatto la scelta di mettere degli indagati al governo, credendo nella presunzione di innocenza".
"Noi che abbiamo profonda fede nella presunzione di innocenza - ha concluso Alfano - non possiamo che rispettare la decisione del Pd, speriamo che faccia giurisprudenza e che anche loro non siano garantisti a convenienza".