''La fertile dialettica tra partiti e tra figure istituzionali che conduce alla scelta dei ministri ha dato luogo ad un governo la cui cifra prevalente appare moderata, aperta alle riforme liberali, consapevole dei valori fondanti la nazione come la famiglia. Finalmente ci siamo liberati dalla necessità di ricorrere a figure tecniche che si sono spesso rivelate troppo innamorate delle proprie personali convinzioni per dare ascolto al principio di realtà e alle tesi altrui. Ora, quando non si tratta di parlamentari, sono persone rese esperte dal loro vissuto nelle forme associative o nell'assistenza alle funzioni politiche''. Lo sottolinea il presidente dei senatori del Nuovo Centrodestra, Maurizio Sacconi.
''La caratteristica bipartisan dell'esecutivo -spiega- puo' dare luogo a decisioni destinate a durare nel tempo, proprio perche' espressione della condivisione tra culture politiche diverse. La sfida principale rimane quella della scossa utile a ricostruire il circolo della fiducia spezzando quello del declino. E questo deve riguardare soprattutto il mercato interno e in esso la propensione al consumo e gli investimenti nei bisogni primari come il riordino idrogeologico, l'edilizia scolastica, le grandi reti''.
''Il Nuovo Centrodestra -dice- auspica che il governo si voglia impegnare a raggiungere target numerici entro tempi definiti per i principali indicatori dello sviluppo come i tassi di natalità, di scolarizzazione, di occupazione, di accesso alle Rete e ai suoi nuovi servizi, ecc... Sarebbe un metodo nuovo, utile a sollecitare chi ha responsabilità decisionali e a consentire il doveroso controllo democratico nei cittadini''.
