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Dolore e tristezza, amici, colleghi e politici piangono Faletti

04 luglio 2014 | 13.29
LETTURA: 5 minuti

Renzi: "Talento venato di amarezza, interpretava la grandezza degli italiani". Teocoli: "La sua perdita fa male al cuore". Fazio: "Tanti ricordi e tanti sorrisi". Franceschini: "Artista poliedrico e vivace che ha toccato il cuore degli italiani". Fassino: "Ci mancherà la sua malinconia giocosa"

(INFOPHOTO)
(INFOPHOTO)

''Un talento multiforme, pirotecnico eppure venato di una amarezza che interpretava perfettamente grandezza e tic degli italiani''. E' il pensiero espresso dal presidente del Consiglio Matteo Renzi a Roberta e ai familiari di Giorgio Faletti per la prematura scomparsa dell'artista.

"E' morto Giorgio Faletti. Dolore e tristezza". Lo scrive Rosario Fiorello in un tweet.

"E' un dispiacere enorme, la sua perdita fa male al cuore perché la nostra era una grande amicizia. Giorgio è stato un compagno d'avventura quando fare cabaret era davvero un'avventura!". Così Teo Teocoli ricorda il collega con il quale aveva condiviso gli esordi nel cabaret al Derby di Milano. Che aggiunge: "Viene a mancare un amico carissimo con cui ho condiviso gli anni più belli della carriera e della vita. E non sono frasi di circostanza". "Addio Giorgio. Da lassù vestito da Vito Catozzo ora guardi in basso e ci urli 'porco il mondo che c'ho sotto i piedi'", è il ricordo di Ezio Greggio su Twitter.

"'Per spiegare il suo multiforme talento ero solito ripetere che, se Giorgio si fosse messo in testa di fare il lampadario, si sarebbe appeso al soffitto e, prima o poi, da qualche parte una luce si sarebbe accesa. Oggi è buio. Io ho perso un compagno di chitarre, di notti insonni e di sogni non detti. Tutti abbiamo perso un ragazzo buono", è il ricordo dell'autore televisivo Antonio Ricci.

Era "sempre alla ricerca di qualcosa da inventare. E infatti all'improvviso me lo sono trovato romanziere e che romanziere. Con un successo enorme. Poi ancora attore di cinema con due ruoli veramente importanti. Insomma era un ragazzo fertilissimo", dice Pippo Baudo. "A Giorgio Faletti il mio pensiero più affettuoso. Tanti ricordi e tanti sorrisi", scrive Fabio Fazio sul suo profilo twitter.

"Ricordo bene quella sera di vent'anni fa quando ascoltai 'Signor Tenente', per la prima volta, al Festival di Sanremo del 1994. Non erano passati neanche due anni dalle stragi e apprezzai molto quell'omaggio, discreto e privo di retorica, a tutti i ragazzi e le ragazze in uniforme che dedicano la loro vita al nostro Stato. Oggi, con la stessa discrezione, ci ha lasciato", scrive su Facebook il presidente del Senato Pietro Grasso. ''Era un artista poliedrico e vivace che ha saputo toccare il cuore degli italiani. La sua opera ha attraversato gran parte del panorama nazionale della cultura e dello spettacolo regalando emozioni profonde ma anche intelligenti momenti di leggerezza. La sua scomparsa è particolarmente dolorosa'', afferma il ministro dei Beni e delle Attività culturali e del turismo, Dario Franceschini.

"Scrittore, cantante, attore. Giorgio Faletti era artista di intelligenza profonda e sincera, uomo capace di far sorridere e, di più, di far riflettere". Così il sindaco di Torino Piero Fassino, che ha aggiunto: "Ci ha commosso e toccato via via rivelando negli anni la sua profonda passione per la vita e per i suoi chiaroscuri. Ci mancherà la sua malinconia giocosa, così amica di tutti gli uomini di passione", conclude Fassino.

"Con profonda tristezza vogliamo ricordare uno straordinario artista, che ha saputo affermarsi nel corso degli anni in tutti i campi della cultura, dal cabaret al cinema, dalla musica alla letteratura", è il commento del presidente di Regione Lombardia, Roberto Maroni. "Ciao Vito Catozzo, la guardia giurata più divertente della storia. Ciao Minchia signor tenente, vincitore morale di un Sanremo. Ciao professore carogna della Notte prima degli esami. Ciao, best seller della nuova narrativa italiana. Ve ne andate insieme al multiforme ingegno del mio amico Giorgio, mite genio italiano", scrive Enrico Mentana suo profilo facebook.

"E' una ferita profonda, ero molto legato a lui e Giorgio Faletti era legato a Capoliveri da un affetto e un amore profondo", dice Ruggero Barbetti, sindaco di Capoliveri, piccolo comune dell'isola d'Elba cui lo scrittore era legatissimo. "Pensi che io ho celebrato il suo matrimonio -racconta Barbetti- eravamo legati da una vera e sincera amicizia". Barbetti racconta di essere stato in contatto con Faletti fino all'ultimo. "Ci siamo sentiti anche negli ultimi periodi -spiega- quando lui era già in cura a Los Angeles per questa terribile malattia. A Capoliveri abbiamo realizzato un bel teatro, il Flamingo, e lui avrebbe dovuto essere presente il 17 maggio, il giorno dell'inaugurazione, ma purtroppo non ce l'ha fatta, ci ha mandato una bellissima lettera che abbiamo letto nel corso dell'evento".

"Un tifoso fedele, bianconero nel cuore. Un uomo squisito, dai modi garbati e dal sorriso sincero che ci ha regalato e trasmesso ogni volta che abbiamo avuto occasione di incontrarlo, a Vinovo come allo stadio. Giorgio Faletti ci lascia all'età di 63 anni e la Juventus lo ricorda con affetto infinito, unendosi al dolore della famiglia per la scomparsa di un dolcissimo amico". E' il cordoglio del club bianconero per la morte del comico, cantante e scrittore, grande tifoso della Juventus.

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