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Iran: Obama, la scelta è tra la diplomazia e la guerra

05 agosto 2015 | 20.17
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Barack Obama (Foto Infophoto) - INFOPHOTO
Barack Obama (Foto Infophoto) - INFOPHOTO

Respingendo l'accordo sul nucleare iraniano, "il Congresso non si limiterebbe a spianare la strada" all'acquisizione della bomba, "ma la accelererebbe". Barack Obama ha difeso con forza nel suo discorso alla American University l'intesa raggiunta tra i 5+1 e Teheran, e lo ha fatto in vista della decisione del Congresso sull'accordo, attesa entro il 17 settembre.

Nel caso di un 'no' del Congresso, si arriverebbe a una qualche forma di guerra, ha ammonito. "La scelta che ci troviamo a dover fare è quella tra la diplomazia ed una qualche forma di guerra. Forse non domani, forse non tra tre mesi, ma presto".

Come anticipato, Obama ha quindi fatto riferimento al presidente Kennedy, che nel 1963 fece un importante discorso di politica estera nella stessa sede scelta da Obama per il suo intervento sull'Iran. "La prospettiva di una guerra nucleare era reale", ha affermato. "Ma il giovane presidente Kennedy offrì una visione diversa. La forza, secondo lui, includeva forze armate potenti e la volontà di ergersi in difesa dei nostri valori nel mondo".

“L'accordo che abbiamo raggiunto tra la comunità internazionale e l'Iran si iscrive in questa tradizione di diplomazia di forti principi. Abbiamo raggiunto un accordo dettagliato che vieta definitivamente all'Iran di dotarsi dell'arma nucleare. Taglia tutte le strade in direzione della bomba".

Obama ha quindi sottolineato che tutte le nazioni del mondo che si sono espresse pubblòicamente, fatta eccezione per il governo israeliano, hanno dato il loro appoggio all'accordo. "Credo che Netanyahu abbia torto. I fatti daranno ragione a questo accordo".

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