cerca CERCA
Venerdì 26 Aprile 2024
Aggiornato: 20:37
10 ultim'ora BREAKING NEWS

La copertura per la Cig in deroga sale a 1,72 miliardi di euro. Sindacati tiepidi

02 agosto 2014 | 18.18
LETTURA: 4 minuti

L'annuncio arriva dal ministero del Lavoro dopo la firma di venerdì del decreto sui nuovi criteri per la concessione dell'ammortizzatore sociale. Poletti: "Abbiamo voluto dare una risposta a una emergenza"

(foto Infophoto) - INFOPHOTO
(foto Infophoto) - INFOPHOTO

La copertura per la cassa integrazione in deroga per quest'anno sale a 1,72 miliardi. L'annuncio arriva dal ministero del lavoro, dopo la firma di venerdì del decreto sui nuovi criteri per la concessione dell'ammortizzatore sociale. Sono 320 milioni in più rispetto a quanto previsto dalla legge di stabilità 2014; nella disponibilità immediata ci sono 400 milioni per il pagamento delle prestazioni del 2014.

"Abbiamo voluto dare risposta ad un'emergenza, con l'intenzione di costruire un ponte verso un nuovo assetto complessivo degli ammortizzatori sociali i cui principi sono fissati nella legge delega sul lavoro in discussione al Senato, che vedra' un ruolo crescente delle politiche attive per il lavoro", spiega il ministro del Lavoro Giuliano Poletti.

Tiepida la reazione dei sindacati. Piuttosto critica la posizione della Cgil, con il segretario confederale Serena Sorrentino che, in attesa di leggere il testo del decreto, ritiene "una forzatura ciò che afferma il ministro Poletti sul fatto che ci siano risorse in più". In realtà, dice, "si stornano da altri capitoli del lavoro verso la deroga". Il decreto del Governo "ha accolto solo parzialmente le osservazioni critiche del sindacato", secondo il segretario confederale della Cisl, Luigi Sbarra. Più positiva la Uil, che con il segretario confederale Guglielmo Loy parla di "una vera e propria boccata di ossigeno per le migliaia di lavoratori e lavoratrici che da mesi attendono di ricevere i sussidi".

La necessita' di reperire nuove risorse derivava, in primo luogo, spiega lo stesso ministero, dal fatto che dei 1.400 milioni stanziati dalla legge di stabilita' per il 2014, 800 sono stati utilizzati per il 2013. Ai 600 milioni residui, insufficienti rispetto alle necessita', si sommavano 450 milioni di somme residue gia' assegnate ad alcune Regioni, non utilizzate nel 2013. Si arrivava cosi' ad una disponibilita' complessiva di 1.050 milioni.

Da qui l'elaborazione di una proposta normativa che incrementa il finanziamento di Cassa integrazione e mobilita' in deroga di 678 milioni di euro per l'anno 2014, portando le risorse complessivamente disponibili (al netto di 8 milioni che andranno a finanziare la chiusura 2013 delle prestazioni cofinanziate dalla bilateralita' in caso di sospensione dell'attivita' lavorativa) ad 1 miliardo e 720 milioni, 320 milioni in piu' rispetto ai 1.400 milioni stanziati nella legge di stabilita'.

La copertura dei 678 milioni e' garantita, essenzialmente, da risorse non utilizzate riferite a leggi esistenti (bonus Letta, contratti di produttivita') e da risorse derivanti dal cosiddetto Fondo dello 0,30%, per la maggior parte nella disponibilita' del Ministero del Lavoro e del Ministero dell'Economia e per 92,4 milioni nella disponibilita' dei fondi interprofessionali per la formazione continua. Questi interventi saranno oggetto di norme che verranno inserite in uno specifico provvedimento finalizzato al finanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga.

Contemporaneamente, è stato firmato un decreto ministeriale che definisce nuovi criteri per l'erogazione degli ammortizzatori sociali in deroga. Tra questi, l'impossibilita' di utilizzare la Cig in deroga in caso di cessazione dell'attivita' aziendale; l'incremento dell'anzianita' aziendale necessaria per accedere agli ammortizzatori; la limitazione ad 11 mesi per il 2014 e a 5 mesi per il 2015 per la fruizione della Cig in deroga; la limitazione della durata del trattamento di mobilita' in deroga. Al fine di consentire una gestione del passaggio dal precedente all'attuale regime, e' previsto un periodo transitorio, limitato al 2014, nel quale sono ammesse specifiche deroghe in ambito nazionale e regionale.

Uno schema, questo, che secondo i sindacati non offre sufficienti garanzie per l'anno prossimo. "Il decreto non ci sembra un intervento risolutivo che consentirà a imprese e lavoratori di avere le garanzie necessarie", sintetizza per la Cgil Sorrentino. La soluzione individuate, le fa eco Sbarra per la Cisl, "non fa che rinviare l'emergenza al 2015, anno per il quale le previsioni economiche sono ancora negative".

E, anche in casa Uil, si leggono criticità in prospettiva. Loy, in particolare, si riferisce alla mobilità: le durate dei sussidi, in particolare quelli della mobilità,"potrebbero generare forti tensioni sociali in quelle aree del Mezzogiorno dove non si stanno creando reali alternative a contrasto della crescente disoccupazione".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza