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Lavoro, Poletti: "Da maggio parte il piano 'Garanzia Giovani'"

05 aprile 2014 | 09.42
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Lavoro, Poletti:

Il primo maggio partirà il piano 'Garanzia giovani'. Ad annunciarlo è il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti. Intervistato da 'La Repubblica', Poletti spiega che "il bacino potenziale è di 900 mila giovani che nell'arco di 24 mesi riceveranno un'opportunità di inserimento".

"È una novità straordinaria" afferma Poletti. "Nella storia d'Italia -ricorda il ministro del Lavoro- non era mia successo che qualcuno si occupasse di un giovane appena uscito dalla scuola. E il primo maggio è ovviamente una data simbolica". "Mi fa patire -di ce poi il ministro- il fatto di dover discutere se ridurre o meno la durata dei contratti a termine senza causale da 36 a 24 mesi. Una modifica di questo tipo non sarebbe coerente con l'impianto del decreto". Riguardo le modifiche sulle otto proroghe, Poletti rimarca che "ci sono temi su cui si può ragionare. Il numero delle proroghe ha una sua logica, ma non è un dogma. Dunque se ne può discutere. Come si può discutere sulla formazione connessa all'apprendistato". "Il nostro obiettivo è semplificare le regole e questo si fa con entrambi i provvedimenti" afferma ancora Poletti interrogato sulla possibilità se non ritenga contraddittorio aver liberalizzato i contratti a termine e poi puntare sul contratto a tutele crescenti. Il ministro riferisce inoltre che il Governo mira a contrarre il numero di tipologie contrattuali. "Questo -dice- è uno dei nostri obiettivi". Riguardo invece il cantiere delle pensioni per rendere più flessibile l'età per uscire dal lavoro, Poletti è chiaro: "Non c'è alcun cantiere da aprire". Bisogna "fare in modo -prosegue Poletti riguardo l'ipotesi del volontariato per i disoccupati- che nessun italiano in buone condizioni di salute che riceve un sussidio per ragioni diverse resti a casa a non fare nulla". "Chi riceve legittimamente un aiuto -aggiunge- sarebbe giusto che offrisse la sua disponibilità per quello che io chiamerei un 'servizio comunitariò " che non sarebbe obbligatorio. "Credo -aggiunge ancora il ministro- che si debba sperimentare utilizzando la rete capillare del volontariato".

M5S, GRILLO: "RENZI? INVENZIONE GIORNALISTICA - "Noi vinceremo le elezioni europee. Saremo il primo partito. E quelli del Pd lo sanno bene". Lo afferma Beppe Grillo, che, in un'intervista a 'Il Fatto quotidiano', liquida, fra l'altro, la riforma del Senato voluta dal governo: "Non puoi dire che risparmierai un miliardo dal Senato visto che costa 150 milioni l'anno. Sarebbe più sensato renderlo un organo di controllo e tagliare i parlamentari. L'ascesa di Renzi è un'invenzione giornalistica".

Il leader M5S ammette che "abbiamo commesso molti errori" e che "quel 25,5 per cento raccolto alle Politiche ci è esploso tra le mani. Sarebbe stupido dire che non è vero. Abbiamo avuto problemi, abbiamo sbagliato, ci sono stati troppi eccessi. Ma abbiamo raggiunto un livello di maturità che ci permette di essere il primo partito". Grillo ne ha per Renzi, l'Europa, De Benedetti, le banche, la Consulta ("Non è un organo super partes, è un organo politico").

E anche per il Presidente della Repubblica, incontrato due volte: "Finito anche lui. Quando lo abbiamo incontrato -ricorda- è rimasto sempre in silenzio. E alla fine ci ha offerto qualcosa da bere. Hai l'impressione di uscire da chissà dove, ti accorgi che hai parlato solo tu. Il suo percorso è stato quello di violare la Costituzione e crearsi un presidenzialismo che non era previsto dai padri costituenti". Sul piano personale, Grillo si professa "cattolico" e "credente" e replica così alla domanda su chi ci sia dietro di lui: "Mia moglie".

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