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Legittima difesa, Anm risponde alle accuse

09 marzo 2019 | 11.51
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Minisci: "Nostro dovere esprimerci, ce lo chiede il Parlamento"

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Sulla legittima difesa ''il Parlamento ci ha chiesto di esprimerci e noi lo abbiamo fatto, con valutazioni tecniche ma anche critiche''. L'Anm ''ha l'obbligo anche di esprimersi in termini critici'', ed è un "preciso dovere, al quale adempiamo con grande senso istituzionale, a maggior ragione perché la richiesta ci proviene dal Parlamento, che fa le leggi che noi applichiamo''. Lo ha detto il presidente dell'Associazione nazionale magistrati, Francesco Minisci, in apertura del comitato direttivo centrale, replicando indirettamente a chi accusa l'Anm di ingerenze nella politica.

''Il messaggio che si deve veicolare è che se succede un fatto che potrebbe rientrare in un'ipotesi di legittima difesa le indagini vanno fatte, un procedimento penale si deve sempre aprire per non lasciare alcuna zona d'ombra a tutela di tutti, dell'aggredito e dell'aggressore. Non lo diciamo noi, ce lo impongono le leggi e prima ancora la Costituzione" ha aggiunto Minisci ribadendo la posizione dell'Associazione nazionale magistrati sulla riforma della legittima difesa e ricordando le critiche già espresse dall'Anm, in occasione delle audizioni in Parlamento.

Nell'intervento che ha aperto la riunione il presidente dell'Associazione nazionale magistrati ha poi sottolineato: ''Non siamo sovrapposti alla politica ma non intendiamo neanche contrapporci alla politica, ed è per questo che cercheremo sempre la via del dialogo e del confronto, fedeli ai valori costituzionali che vogliamo gelosamente difendere''. L'Anm, ha ribadito Minisci, ''ha un unico fine, migliorare il sistema giudiziario'' e interviene sui provvedimenti ''perché il governo e il Parlamento lo chiedono''.

''Ampia disponibilità all'ascolto e al dialogo'', ha aggiunto, da parte del ministro della Giustizia, che ha avviato un'interlocuzione con l'Associazione nazionale magistrati e con l'avvocatura sulla riforma del processo civile e penale, su cui ''si sta profilando l'adozione di una legge delega che il ministro Bonafede ha l'intenzione di portare al Consiglio dei ministri in tempi molto brevi, crediamo già nel mese di marzo".

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