(Aki) - Salta anche la terza votazione del Parlamento libanese per l'elezione del nuovo presidente della Repubblica. In aula stamani c'erano solo 73 deputati su 128, mentre per l'avvio dei lavori era necessaria la presenza dei due terzi dei parlamentari. Il presidente del Parlamento, lo sciita Nabih Berri, ha fissato per il 15 maggio una nuova sessione parlamentare per l'elezione del capo di Stato.
A boicottare i lavori dell'aula sono stati ancora una volta - come avvenuto in occasione della seconda votazione del 30 aprile - alcuni deputati delle Forze dell'8 Marzo, alleanza capeggiata da Hezbollah, compresi quelli del blocco Cambiamento e Riforma guidato da Michel Aoun. Le rivali Forze del 14 Marzo, che fanno capo a Saad Hariri, sono tornate a puntare il dito contro la coalizione dell'8 Marzo. ''Dopo il 25 maggio assisteremo a un vuoto di potere'', ha detto il parlamentare Marwan Hamade, citato dal sito web del giornale The Daily Star, con un chiaro riferimento alla scadenza del mandato del presidente Michel Suleiman.
La strategia delle Forze dell'8 Marzo e' volta, secondo la stampa libanese, a fare pressioni sulla coalizione del 14 Marzo affinche' ritiri il sostegno alla candidatura alla presidenza del leader delle Forze libanesi, Samir Geagea, a favore di un candidato di ''consenso''. Alla prima votazione del 23 aprile per l'elezione del nuovo presidente, Geagea aveva ottenuto solo 48 voti.
