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Mafia, sequestrati terreni e azienda a pregiudicato Bitonto

04 aprile 2014 | 12.12
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Mafia, sequestrati terreni e azienda a pregiudicato Bitonto

La Direzione Investigativa Antimafia di Bari ha sequestrato numerosi terreni ed una attivita' imprenditoriale ad un pregiudicato di Bitonto, eseguendo un provvedimento adottato dalla terza sezione penale-misure di prevenzione del Tribunale del capoluogo pugliese che ha accolto la proposta formulata dal direttore della Dia.

Le indagini patrimoniali hanno riguardato un bitontino di 50 anni, A.A. peraltro condannato per essere risultato organico ad una associazione per delinquere di stampo mafioso, che opera nella provincia di Bari. L'uomo, considerato pericoloso e dedito da decenni alla commissione di delitti, e' stato gia' destinatario varie volte della misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, l'ultima terminata il 27 settembre 2008.

Quindi e' stato arrestato il 23 gennaio 2012, nel corso di una operazione che ha visto coinvolti personaggi di spicco della criminalita' bitontina e barese. Il gruppo delinquenziale sgominato era dedito alla commissione di furti, rapine, tentati omicidi, ricettazione, detenzione e porto abusivo di armi da fuoco.

Partendo proprio da quella vicenda giudiziaria, gli investigatori della Dia hanno analizzato il patrimonio del pregiudicato bitontino, verificandone dichiarazioni dei redditi, disponibilita' finanziarie e patrimoniali estese all'intero nucleo familiare. Il patrimonio a disposizione e' risultato nettamente sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati.

La famiglia aveva effettuato numerosi acquisti: si e' evidenziata una disponibilita' di beni immobili, tra cui in particolare i terreni sequestrati oggi. Gli investigatori hanno ricostruito i movimenti finanziari e gli investimenti economici del nucleo familiare, rilevando una netta sproporzione per il periodo 1997/2010, e formulando cosi' l'ipotesi che il tenore di vita potesse giustificarsi solo grazie ad introiti illeciti.

Occorre considerare anche la presenza di tre figli e quindi la necessita' di effettuare delle spese. Il Centro Operativo della Dia di Bari ha chiesto il sequestro di dieci terreni, un fabbricato rurale, due opifici ed un autolavaggio, tutti nella citta' di Bitonto, riconducibili alla disponibilita' del pregiudicato e del suo nucleo familiare. Le conclusioni investigative sono state accolte dalla Magistratura di prevenzione che ha disposto il sequestro anticipato.

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