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Migranti, Ue dopo minacce Italia: "Vi sosterremo"

29 giugno 2017 | 13.53
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Foto di repertorio
Foto di repertorio

"Il nostro messaggio è chiaro: prima di tutto, siamo pronti ad aumentare il nostro sostegno all'Italia, inclusa una sostanziosa assistenza finanziaria addizionale; secondo, agiremo perché gli Stati mantengano gli impegni a raddoppiare i loro sforzi lungo la rotta del Mediterraneo Centrale; terzo, sosterremo l'Italia nelle discussioni sulla cooperazione regionale negli sbarchi" di migranti. Lo ha detto la portavoce della Commissione Europea per le Migrazioni Natasha Bertaud, durante il briefing con la stampa a Bruxelles. 

"Il Consiglio Affari Interni e Giustizia della prossima settimana dovrebbe essere l'occasione per discutere la situazione a livello politico e per decidere un sostegno immediato per l'Italia. La Commissione sta lavorando fianco a fianco con l'Italia su questo", ha aggiunto la Bertaud.

Migranti, Italia pronta a chiudere i porti

"L'Italia ha ragione a dire che la situazione nel Mediterraneo Centrale è molto impegnativa - ha continuato la portavoce - e la Commissione comprende le preoccupazioni dell'Italia: diciamo anche che, se ci dovesse essere un cambiamento" nelle politiche relative agli sbarchi, "prima dovrebbe essere discusso con gli altri Stati membri e anche comunicato in modo appropriato alle Ong cui appartengono le navi, in modo che abbiano tempo per prepararsi".  

GENTILONI - Intanto il premier Paolo Gentiloni ha avuto un colloquio sul tema con Angela Merkel, Emmanuel Macron, Theresa May, Mark Rutte e Donald Tusk poco prima dell'avvio del vertice preparatorio del G20 tra i leader europei ai quali il presidente del Consiglio italiano ha espresso "l'estrema preoccupazione" per la situazione degli sbarchi in Italia.

"Voglio ringraziare i leader per la solidarietà e la comprensione per le difficoltà che dobbiamo affrontare in comune" e "questa disponibilità emersa oggi avrà un primo sbocco  mercoledì nella riunione dei nostri ministri dell'Interno a Tallin" ha detto Gentiloni.

"Siamo di fronte a numeri crescenti che, alla lunga, potrebbero mettere a dura prova il nostro sistema di accoglienza" ha aggiunto. "Abbiamo internazionalizzato la 'search rescue' ma l'accoglienza rimane in un Paese solo, un contrasto che mette il nostro Paese sotto pressione", ha spiegato il presidente del Consiglio, chiarendo: "Noi abbiamo un atteggiamento umanitario e lo confermeremo, ma abbiamo messo sul tavolo alcuni temi su Ong, Frontex, sugli accordi di ricollocazione. Il messaggio non è quello di un Paese che viola le regole né che vuole rinunciare ad un atteggiamento umanitario, ma è sotto pressione e chiede un contributo concreto agli alleati europei".

JUNCKER - "Non lasceremo sole Italia e Grecia, dobbiamo compiere ogni sforzo per aiutare queste nazioni che sono eroiche nell'accoglienza dei rifugiati" ha poi sottolineato il presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker,. 

Intanto è arrivata al porto di Salerno la nave spagnola Rio Seguro con 1.216 migranti. Nessun cadavere a bordo, una decina le donne in stato di gravidanza e oltre 250 i minori. In circa 300 dovrebbero restare in Campania, mentre gli altri migranti saranno smistati in altre regioni.

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