Un sistema museale “diffuso” lungo al direttrice Brescia-Valle Camonica per raccontare la cinematografia pubblicitaria degli albori in Italia, il percorso dell’acqua fino alla produzione di energia, la lavorazione del ferro e tanto altro. Il Musil, Museo dell’Industria e del Lavoro (www.musilbrescia.it) si sviluppa in tre sedi (Brescia, Rodengo Saiano e Cedegolo) ed in ciascuna di esse sono raccolti reperti e testimonianze dell’operosità e dell’inventiva della gente di questo angolo di Lombardia. Nella sede museale di Rodengo Saiano (a poca distanza dalla splendida abbazia olivetana fondata dai monaci cluniacensi prima del 1050) sono concentrate le principali collezioni di macchinari ed oggetti legati alla storia dell'industria manifatturiera sia bresciana che nazionale (tra essi un'autoblinda Ansaldo del 1941, un antico tornio d’inizio ‘900, il prototipo di una roulotte, due grandi modelli di centrali nucleari) e della cinematografia con macchine, pellicole, disegni per film a cartoni animati. A Cedegolo, in Valle Camonica, si può seguire il "percorso dell'acqua" dal suo formarsi nell'atmosfera all'arrivo nella Centrale Idroelettrica per la sua trasformazione in energia. Il Museo del Ferro proietta invece direttamente verso la vita nelle miniere della Valle Trompia (tra Sarezzo a Bovegno), documentando l’estrazione, la fusione e la forgiatura del ferro in quelli che furono le gallerie e gli opifici destinati al lavoro stesso.
(Adnkronos/Travelnews24.it)