Per superare la crisi e progredire "la via maestra è quella di costruire insieme un'Europa capace di prevenire e superare crisi come quella in cui da oltre cinque anni ci dibattiamo". Ad affermarlo è il capo dello Stato Giorgio Napolitano in visita sabato a Cassino per la cerimonia di commemorazione del settantesimo anniversario della distruzione della città, nel marzo del 1944.
LA GUERRA - "La lezione da non dimenticare mai è quella della ferocia e spesso della irrimediabile irrazionalità della guerra", ha detto Napolitano. E' indispensabile, ha osservato, "lasciarci definitivamente dietro le spalle un passato come quello che oggi qui ricordiamo, per rafforzare e diffondere la pace sulla base di una effettiva giustizia e coesione sociale".
UCRAINA - Al centro dell'intervento di Napolitano anche la crisi Ucraina. "Vanno garantite l'indipendenza e l'evoluzione democratica dell'Ucraina, in un costruttivo rapporto sia con l'Unione europea sia con la Russia", ha sottolineato. "L'ascolto reciproco - ha aggiunto -, la considerazione attenta da parte di ciascun soggetto politico e statuale, delle preoccupazioni e ragioni dell'altro" rappresentano "la via da seguire anche per disinnescare i pericoli insiti in una contrapposizione o sfida minacciosa sullo status dell'Ucraina".
SIRIA - "E' ancora aperta, non tanto lontano dai confini dell'Europa, la sanguinosa ferita della guerra all'interno della Siria, con ricadute di tensioni pericolose e di milioni di profughi nei Paesi vicini. Alla pace conseguita in Europa è tempo che si accompagni una svolta di pace in Medio Oriente", ha detto ancora Napolitano.
LEGGE ELETTORALE - Con una battuta, durante l'incontro con la giunta comunale di Cassino, il capo dello Stato ha rilevato come la questione della riforma elettorale sia presente nell'agenda politica da molti anni. "L'ultima volta sono venuto qui a Cassino da presidente della Camera (nel 1993, ndr). Anche allora - ha detto ai consiglieri comunali - ci stavamo occupando di legge elettorale. Sono problemi che ritornano".
PROTESTA - All'arrivo del capo dello Stato a Cassino c'è stata la protesta di un'ottantina di disoccupati e precari. Durante il passaggio del corteo presidenziale, i manifestanti hanno esposto striscioni del movimento per il diritto alla casa e dei cassintegrati di alcune aziende del frusinate. A protestare anche gli attivisti del movimento comunista del Carc.
APPLAUSI - Quando è salito sul palco d'onore, il capo dello Stato è stato applaudito dalla folla riunita nella piazza del palazzo del Municipio.
