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Pediatria: disturbi del sonno per 1 bimbo su 4 sotto i 3 anni (2)

13 marzo 2014 | 16.02
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(Adnkronos Salute) - Lo Sportello del neonato, invece, è un servizio gratuito, con aspetto clinico, attivo al Dipartimento di neonatologia, al Gianicolo. Si rivolge alle neomamme per sostenerle e supportarle nelle piccole e grandi problematiche di gestione quotidiana di un neonato. Oppure in caso di malattie croniche del piccolo, successive alla ospedalizzazione. Contattando il numero 06/6859.3572 il lunedì, il mercoledì e il venerdì dalle ore 12 alle ore 16, si può ottenere assistenza anche per quel che riguarda gli aspetti legati al ciclo veglia-sonno: dal corretto posizionamento del neonato durante il sonno alle situazioni particolari come, ad esempio, il reflusso gastro-esofageo.

Più in generale, il disturbo nel dormire si manifesta se provocato da stati di ansietà, come ad esempio il divenire via via più consapevoli di se stessi o della relazione esistente fra i genitori. "Per disturbo nel sonno - spiega Cristiana De Ranieri, psicologia clinica del Bambino Gesù - si intende generalmente una difficoltà a godere di un riposo notturno sufficientemente lungo, naturalmente in relazione all'età del bambino. Questo genere di disturbi può riguardare la difficoltà ad addormentarsi, i risvegli frequenti, la faticosa ripresa del sonno, a volte con la presenza, ma non sempre, di manifestazioni di disagio emotivo: pianto, agitazione, inconsolabilità".

Una notte agitata può anche essere solo un segno di eccitazione per le conquiste del giorno appena trascorso. Durante il primo anno di vita i neonati dormono molto, ma ben presto riescono a stare svegli per periodi più lunghi che non saranno impegnati soltanto ad alimentarsi, ma anche ad essere accarezzati dai genitori, a guardarsi, sorridersi, a "parlare" con loro. Anche gli stati di ansia del secondo anno di vita, che provocano in molti bambini incubi e paure, sono segnali del processo di maturazione mentale e della immaginazione creativa e sono legate spesso ai primi distacchi. Intorno al terzo anno, poi, i bambini chiamano spesso i genitori dopo essere stati messi a letto o esprimono la paura del buio: è una fase normale nello sviluppo infantile e può essere legata alla consapevolezza della progressiva autonomia rispetto ai genitori. (segue)

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