La possibilità di scegliere "va data e garantita. Non si può obbligare a fare un solo tipo di vaccino"
''C’è stata una rincorsa ai farmaci Pfizer e sono andati esauriti. Per questo abbiamo posticipato, come consigliato dal Comitato tecnico scientifico, la seconda dose a 35 giorni. In modo da recuperare 100mila slot per la prima somministrazione''. Lo spiega in un'intervista al 'Corriere della Sera' l'assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D'Amato.
La possibilità di scegliere, aggiunge, ''va data e garantita. Non si può obbligare a fare un solo tipo di vaccino''.
''Noi da sempre mettiamo a disposizione tutti i vaccini che abbiamo, lasciando libertà di scelta, secondo le disponibilità - sottolinea - La parola ultima spetta comunque al medico durante l’anamnesi. Ma è inutile tenerli nei frigoriferi''. ''Con un numero maggiore di forniture Pfizer - prosegue - Da giugno avremo il 30% di dosi in più''. E sull'ipotesi che questo sia un modo per smaltire AstraZeneca, D'Amato precisa: ''Un’insinuazione errata perché tra quelle che abbiamo e quelle che arriveranno entro maggio abbiamo giusto le dosi per coprire i richiami AstraZeneca di 160mila tra operatori delle forze dell’ordine e personale scolastico''.