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Borsa: Ftse Mib sopra i 17 mila punti in attesa del Consiglio Ue

23 aprile 2020 | 18.24
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(Fotogramma)
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Dopo una prima parte in sordina, Piazza Affari ha spinto sull’acceleratore riuscendo a terminare la seduta con il Ftse Mib sopra quota 17 mila punti (17.011,11 punti, +1,47%). I riflettori degli operatori sono tutti puntati sul Consiglio europeo che oggi si riunisce, ovviamente in videoconferenza, per discutere sul Recovery Fund (il fondo per la ripresa) e delle altre proposte dell’Eurogruppo.

Sul paniere principale di Piazza Affari spiccano le performance messe segno da Atlantia (+8,04%), Brembo (+5,72%) e FCA (+3,52%). Bene anche il comparto energetico (+3,97% di Tenaris, +1,53% di Saipem e +1,49% di Eni) nel giorno in cui il petrolio Brent ha messo a segno il secondo rally consecutivo: dopo il +5,38% di ieri, oggi il benchmark globale segna un rialzo di 10 punti percentuali a 22,42 dollari il barile.

Saipem ha fatto sapere di aver chiuso il primo trimestre con un Ebitda di 240 milioni di euro, circa 50 in meno rispetto alle stime. I tre mesi hanno registrato una perdita operativa di 177 milioni di euro che, al netto delle componenti straordinarie, si tramutano in un utile di 79 milioni.

Prese di beneficio su Diasorin (-3,58%), in attesa dell'avvio delle commercializzazione dei test per il riconoscimento degli anticorpi del Covid-19, e +7,86% per Triboo, che ha fatto sapere di aver avviato la commercializzazione e la distribuzione dei test sierologici.

Nel comparto bancario UniCredit ha segnato un +2,71%, Banco BPM un +2,65% e BPER un +3,36%. +3,45% e +1,41% per l’accoppiata Intesa Sanpaolo-BPER: il primo istituto ha fatto sapere che il “badwill" per l’operazione di acquisizione del secondo è salito da 2,88 a 4 miliardi di euro. In termini assoluti, ogni calo di 20 centesimi dell’azione Intesa Sanpaolo rispetto al prezzo di 2,502 euro comporta un aumento del badwill di 389 milioni.

In qualunque caso, ha ribadito il Ceo di Intesa, Carlo Messina, l’offerta di scambio su Ubi Banca è ancora valida, anzi, con l’attuale scenario l’operazione assume ancora più valenza visto che “nelle fasi in cui c’è uno tsunami come oggi, una banca di medie dimensioni rischia di non avere la scala per una navigazione sicura in un mare in tempesta”.

In attesa delle decisioni del Consiglio europeo, e dell’appuntamento di domani con l’agenzia di rating S&P, lo spread tra Btp e Bund ha segnato un calo del 6,8% a 246,8 punti base. (In collaborazione con money.it)

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