Giovane tra i 20 e i 30 anni, italiano e potenzialmente pericoloso: e' l'identikit dell'aggressore di Zakir Hossain, il cameriere bengalese di 34 anni, morto in seguito ad un pugno al voto e alla conseguente caduta a terra. L'identita' dell'aggressore e' ancora ignota, ma la diffusione di un video con le immagini dell'episodio potrebbero farlo cadere presto in trappola. Per ora per lui c'e' l'accusa di omicidio preterintenzionale.
Oggi in Procura c'e' stata una conferenza stampa a cui hanno preso parte il sostituto procuratore Antonio Giaconi, il capo della Squadra Mobile Gonario Antonio Rainone e il pm titolare dell'indagine Giovanni Porpora.
Il branco che ha aggredito Hossain era formato da quattro giovani italiani, tra i 20 e i 35 anni, come avrebbero confermato alcuni testimoni sentiti dalla polizia. La banda e' arrivata nel centro cittadino a bordo di una Ford Fusion di color grigio poco dopo mezzanotte e mezza di domenica. Dopo aver salutato cinque giovani conoscenti, in Corso Italia, all'incrocio con via San Bernardo, il branco trova Zakir Hossain, che aspettava degli amici per rientrare a casa dopo il lavoro al ristorante. Qui l'omicida prima aggredisce verbalmente il bengalese e poi lo picchia al volto con un violento pugno.
