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Processo Calciopoli, prescrizione per Moggi e Giraudo

24 marzo 2015 | 08.50
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Dopo nove anni di indagini e processi, lo scandalo che nel 2006 sconvolse il calcio italiano va in archivio. Prescritta l’associazione a delinquere contestata all'ex dg della Juventus Luciano Moggi e all’ex ad bianconero Antonio Giraudo; scagionati da ogni accusa gli ex arbitri Paolo Bertini e Antonio Dattilo. Massimo De Santis unico arbitro condannato. Accolte le richieste del pg della suprema corte Gabriele Mazzotta, che aveva chiesto di confermare "l'esistenza di una associazione a delinquere finalizzata a condizionare i risultati delle partite". Moggi: "Processo si è risolto in nulla"

Luciano Moggi e Antonio Giraudo (Infophoto) - PRISMA
Luciano Moggi e Antonio Giraudo (Infophoto) - PRISMA

Scritta la parola fine su Calciopoli. Dopo nove anni di indagini e processi (sportivi e ordinari), lo scandalo che nel 2006 sconvolse il calcio italiano va in archivio con una sfilza di prescrizioni che evitano altrettante condanne, qualche assoluzione nel merito e appena una condanna definitiva. La prescrizione è infatti calata sulla maggior parte del processo: prescritta l’associazione a delinquere contestata all'ex dg della Juventus Luciano Moggi e all’ex ad bianconero Antonio Giraudo; poco o nulla rimane delle contestazioni di frode sportiva; scagionati da ogni accusa gli ex arbitri Paolo Bertini e Antonio Dattilo. Deluso invece Massimo De Santis, unico arbitro condannato. A l'ex fischietto è stata confermata la condanna a 10 mesi di reclusione (pena sospesa). De Santis, che aveva rinunciato alla prescrizione.

La decisione della terza sezione penale ha accolto le richieste del pg della suprema corte Gabriele Mazzotta, che aveva chiesto di confermare "l’esistenza di una associazione a delinquere finalizzata a condizionare i risultati delle partite, le designazioni arbitrali, le carriere dei direttori di gara, e l’elezione dei vertici della Lega calcio".

"Questa sentenza non scioglie un nodo principale che è quello dell'associazione a delinquere che adesso è rimasta veramente poca cosa", sono le parole dell'avvocato di Luciano Moggi, Maurilio Prioreschi, dopo la sentenza della Cassazione.

"Questo processo -prosegue il legale dell'ex dg bianconero ai microfoni di Sky Sport-, è partito con 41 tra arbitri e assistenti di linea prima indagati e poi imputati ed è praticamente rimasta una associazione con solo due arbitri, Racalbuto e De Santis, e solo 3 frodi sportive sulle 21 contestate all'inizio nelle quali sono stati condannati due arbitri: Racalbuto per Cagliari-Juve e Roma-Juve e De Santis per Fiorentina-Bologna. Mi sembra veramente poca cosa rispetto a quello che era stato ipotizzato dai pubblici ministeri all'inizio".

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