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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

02 settembre 2015 | 09.58
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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

"Secondo me non deve essere per forza a costo zero, le penalizzazioni non possono essere insostenibili. Bisognerà fare un ragionamento complessivo nel governo, tenendo a mente che quello non è solo un intervento sulle pensioni. E che, come obiettivo laterale ma non meno importante, ha quello di aiutare l’occupazione giovanile". Così il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, sul tema della riforma delle pensioni, intervistato dal 'Corriere della Sera'.

Per Poletti "non si può tornare alle regole che avevamo prima della legge Fornero. Vedremo, discuteremo. E credo che, in termini nuovi, bisogna riprendere in mano anche la questione della staffetta generazionale".

"La Cina sta lavorando per governare questa crescita esagerata e renderla sostenibile. Dal 2000 a oggi il Pil fatto 100 è salito a 630, solo lo scorso anno la loro Borsa ha più che raddoppiato. Non credo sia giusto parlare di rallentamento, direi piuttosto di una crescita un po’ più umana". Così l'imprenditore Brunello Cucinelli.

Per Cucinelli "tutti amano fare acquisti nelle capitali mondiali del lusso, e questo popolo è particolarmente affascinato dalla cultura europea".

"La traiettoria della crescita cinese sta sicuramente rallentando. Ma quel che mi preme sottolineare è che oggi sono in corso cambiamenti strutturali nell’economia del Paese". E' quanto dichiara, intervistato dal 'Sole 24 ore', il presidente di JP Morgan International, Jacob Frenkel.

"Si stanno spostando da una crescita trainata da export e manifatturiero verso un modello più orientato -continua Frenkel- alla domanda domestica e ai servizi. Una simile transizione è di proporzioni monumentali e quando avviene le tensioni sono prevedibili.

"Alla fine di luglio la maggior parte dei metri quadri disponibili era già venduta. Ma va detto che anche su questo fronte il lavoro è molto cambiato: chiusa un’edizione, si inizia subito a lavorare a quella successiva, senza soluzione di continuità. E comunque il ruolo degli enti fieristici non è più quello di meri affittuari di spazi, conta offrire servizi e un ambiente che favorisca gli incontri di business, il marketing, la comunicazione". Così Matteo Marzotto, intervistato dal 'Sole 24 ore', sulla Fiera di Vicenza.

"Questa prova, per quanto dura, non è un terno a lotto. La affrontino serenamente. Noi professori aspettiamo nelle università ragazzi in grado di raccogliere la sfida di diventare medici, o comunque professionisti seri ed impegnati in altri ambiti". Così Roberto Lagalla, vicepresidente della Conferenza dei Rettori', intervistato da 'La Stampa', sul tema dei test di medicina.

E Lagalla si dice "convinto che queste prove, opportunamente modificate, restino uno strumento selettivo imprescindibile".

"Al di là delle scelte politiche di istituire o meno un ministero ad hoc, è ormai indispensabile una mossa infrastrutturale efficace per il Meridione. Oggi ci sono delle isole manifatturiere d’eccellenza nel Mezzogiorno, ma la vera sfida deve essere quella di allargare il più possibile il perimetro di queste aree". Così, intervistato da 'Avvenire', l'economista Alberto Quadrio Curzio.

"A ciò va aggiunta -continua l'economista- la necessità di sfruttare meglio i fondi europei, pensando a una regia centrale per quelle Regioni che si sono rivelate poco virtuose".

"L’economia italiana rimane fortemente squilibrata, con un Mezzogiorno che rimane ancora molto lontano dalle regioni più dinamiche del paese. L’Istat registra, ad esempio, un tasso di occupazione pari al 64,8% nel Nord e al 42,6% nel Sud. Ben 22 punti di differenza!". Così, in un intervento su 'L'Unità', l'economista Pietro Reichlin.

Per l'economista "inoltre, a un tasso di disoccupazione del 7,9% al Nord, corrisponde un tasso di disoccupazione del 20,2% nel Mezzogiorno. Sappiamo che le regioni meridionali hanno pagato in modo particolarmente duro la crisi economica, ma questi valori indicano un ritardo strutturale che viene da lontano e che non può essere corretto con le sole politiche di spesa".

"Il Jobs Act avrà un impatto positivo sul mercato del lavoro italiano ma la nostra politica di recruitment viene decisa in base a quanto cresce il settore dell’e-commerce: se aumentano i clienti, e dunque gli ordini, aumentano anche le assunzioni". Così, in un'intervista a 'Il Giornale', Francois Nuyts, amministratore delegato di Amazon per l’Italia.

Per Nuyts, inoltre, "Per chi si è appena laureato ci sono inoltre diverse opportunità di stage: nel 2014 il 60% sono stati poi trasformati in contratti a tempo indeterminato".

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