(Adnkronos Salute) - Ancora più nel particolare, ulteriori esperimenti hanno dimostrato che gli effetti sono stati causati dai feromoni, che gli uomini secernono nelle ascelle a concentrazioni più elevate rispetto alle donne. Queste sostanze segnalano ai roditori la presenza 'allarmante' nelle vicinanze di essere umani di sesso maschile, perché tutti i mammiferi condividono gli stessi 'indicatori' chimici.
"I nostri risultati suggeriscono che una delle ragioni principali dell'impossibilità di replicare studi sugli animali è il sesso dello sperimentatore, un fattore che non è attualmente indicato nel metodo adottato nei documenti pubblicati", dice Robert Sorge, uno degli autori. La buona notizia, dicono gli esperti, è che "il problema è facilmente risolvibile con modifiche alle procedure sperimentali. Ad esempio, dal momento che l'effetto della presenza maschile diminuisce nel tempo, lo sperimentatore uomo dovrebbe semplicemente rimanere per un po' nella stanza con gli animali prima di iniziare il test. Oppure bisognerebbe indicare nei dettagli dello studio il genere dell'autore, per far sì che si prendano tutte le misure del caso".