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Ricercatori a Governo, stop scadenza abilitazione, posti a rischio

13 marzo 2020 | 15.32
LETTURA: 3 minuti

'Problema grave anche per giovani medici oggi in corsia h/24'

(Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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(di Andreana d’Aquino) - Proprio nell’emergenza coronavirus che tanto sta esaltando in Italia il ruolo degli scienziati, arriva un allarme e un appello al governo dei giovani ricercatori precari. “I nostri posti come ricercatori stabilizzati nelle università sono a rischio se il Governo non ferma la scadenza - prevista il 14 maggio prossimo- dell’Abilitazione Scientifica Nazionale (Asn). E a pagare il prezzo, paradossalmente, saranno anche quei giovani medici - non ancora stabilizzati nelle università - ma che in queste ore sono in corsia h/24 a combattere contro il Covid-19” scandisce all’Adnkronos una fonte vicina al dossier.

“La scadenza per l’ultima tornata dell’Asn -che rilascia le idoneità per diventare professori a tempo indeterminato- prevista per il 14 maggio, non è stata infatti posticipata. E tuttavia - prosegue la fonte- con le biblioteche, i laboratori e gli editori chiusi è impossibile per i giovani ricercatori precari produrre per tempo o finire le pubblicazioni richieste per poter partecipare a questa ultima tornata, dopo quella di gennaio”.

La conseguenza, avverte il ricercatore, “è che si rischia così di dover buttare anni di duro lavoro. E ciò vale, ad esempio, anche per quei ricercatori di medicina interna, per capirci coloro che lavorano anche con pazienti colpiti dal coronavirus, che devono fornire ben 34 pubblicazioni, o per giovani oncologi che devono presentarne addirittura 56”.

“Certo, -argomenta ancora la fonte- si tratta di lavori impostati da tempo, ma intanto fra i titoli va prodotto un libro e gli editori ora sono chiusi, le biblioteche per le documentazioni finali sono off limits, così come i laboratori di ricerca sono per lo più fermi, eccetto quelli al lavoro sul Covid-19”. Inoltre, “come si può concludere un iter così complesso con questa emergenza? Come, ci chiediamo, possono riunirsi serenamente le commissioni, composte spesso da Prof. oggi nella trincea delle corsie ospedaliere, oppure in età avanzata e non sempre ‘nativi digitali’?”.

Probabilmente -osserva la fonte- il ministero dell’Università sta già pensando ad una soluzione, ma allora la renda pubblica. Comunque, lanciamo l’allarme al Governo e al ministro Manfredi e chiediamo di posticipare questa scadenza dell’Asn così cruciale per tutti i ricercatori, sia medici che delle scienze dure ma anche per chi è impegnato nelle scienze umanistiche e giuridiche. Per tutti, insomma”.

“Una proroga dei termini, peraltro, consentirebbe ai commissari che stanno valutando l’attuale tornata dell’Asn di poter aspettare la fine dell’emergenza per riunirsi, senza costringerli a riunioni telematiche - fatte anche solo attraverso e-mail - che talvolta mal si addicono ad una valutazione così delicata, nella quale -scandisce infine la fonte- è necessario invece confrontarsi nel merito sulle pubblicazioni presentate dai candidati”.

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