(Adnkronos Salute) - L'indicazione, per le persone che presentano livelli fuori norma di rame libero nel sangue, è di evitare l’assunzione di vitamine che contengono metalli. Le linee guida prevedono, inoltre, una riduzione dell’assunzione di grassi saturi e trans-insaturi (contenuti ad esempio nelle carni, quelle 'rosse' in particolare), che producono un aumento del decadimento cognitivo, soprattutto se associati a una dieta ad alto contenuto di rame.
Per contro, è consigliato l’aumento del consumo di alimenti vegetali, soprattutto legumi: in questo caso i metalli contenuti sono infatti assimilati in base alle esigenze dell’organismo. Bene anche l'assunzione di cibi contenenti vitamina E (semi, spinaci o altri vegetali a foglia larga), che è in grado di aumentare la resistenza dei neuroni ai processi degenerativi e che invece non viene assunta adeguatamente sotto forma di complesso vitaminico. Importanti per la produzione dei neurotrasmettitori e il miglioramento delle facoltà cognitive sono le vitamine B12 e B6, efficaci anche se assunte come complessi multivitaminici.
"Anche l’esercizio fisico - ricorda la Squitti - compare tra le linee guida: fare attività fisica per 40 minuti al giorno aumenta il trofismo dei neuroni, ovvero la loro capacità di resistere ad eventi di degenerazione scatenate da alcune malattie come appunto l’Alzheimer".