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Cannabis light, parla il medico

31 maggio 2019 | 08.40
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Il direttore del dipartimento interaziendale Dipendenze di Milano all'AdnKronos Salute, dopo la decisione della Cassazione: "E' una preparazione erboristica, un farmaco o una truffa commerciale, dato che si paga cara ma non si hanno effetti?"

(IPA/Fotogramma)
(IPA/Fotogramma)

"Il problema è sempre lo stesso: bisogna capire che cos'è la cannabis light . E' una preparazione erboristica, è un farmaco oppure è una truffa commerciale, dato che si paga cara ma non si hanno effetti?". A sollevare il quesito è Riccardo Gatti, direttore del dipartimento interaziendale Dipendenze di Milano (Asst Santi Carlo e Paolo), commentando all'AdnKronos Salute la decisione della Cassazione.

"Mi sembra che il consumatore non sia tutelato in questo quadro e che la situazione vada risolta. Nel dibattito sul proibizionismo o meno chi non ha garanzie a oggi è chi va a comprare questi prodotti, che si deve fidare solo delle garanzie date dai pur onesti venditori. E il risultato è che di fatto la cannabis è diventata una sorta di brand e tutto quello che vi si ispira, fa vendere".

"Il guaio di questa incertezza di legge ha fatto emergere un problema storico: le droghe sono quelle cose che la legge definisce come tali e tutto il resto non può definirsi droga. Io che faccio il medico sono preoccupato perché - ribadisce - in questa situazione il consumatore non viene tutelato".

E ancora: "Sono preoccupato perché viene messo in commercio un prodotto definito 'non per uso umano', che poi però le persone consumano. Il presupposto è che tanto non fa nulla, perché i livelli di Thc sono molto bassi e quindi, per la legge, la cannabis light non è una droga. Ma la cannabis non contiene solo il Thc come principio attivo: quest'ultimo è solo il parametro che si utilizza per dire se si è davanti a una droga o meno - prosegue -. Poniamo che non sia una droga: ai sensi della legge, bisognerebbe considerare le altre centinaia di principi, fra cui il Cbd. Questi principi sono 'attivi', appunto, perché hanno un loro effetto. Alcuni effetti sono stati studiati, altri non sono stati studiati - conclude -, altri ancora sono stati dimostrati terapeutici".

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