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Rifiuti a Roma, rischi da ratti e insetti

24 giugno 2019 | 15.33
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(Foto AdnKronos Salute)
(Foto AdnKronos Salute)

I cattivi odori emanati dai cassonetti stracolmi di spazzatura nella Capitale "rovinano la salute psichica di chi abita nelle vicinanze, ma ci sono anche rischi per quella fisica, collegati al fatto di maneggiare rifiuti e cassonetti contaminati. Un concreto rischio è costituito, poi, dal fatto che la spazzatura attira ratti, insetti, e perfino predatori più grandi: come si è visto nei mesi scorsi con l'arrivo dei cinghiali, con il rischio anche di incidenti stradali". Così Carlo Signorelli, professore ordinario di Igiene e sanità pubblica all'università Vita-Salute San Raffaele di Milano, interviene sulla situazione rifiuti a Roma.

Per uscire dalla periodica emergenza degli ultimi anni, dice l'esperto all'Adnkronos Salute, "Roma deve fare scelte su medio-lungo termine, che non possono prescindere da un moderno termovalorizzatore, come tutte le grandi città europee. Ciò premesso, l'accumulo di rifiuti in strada è un pessimo segnale di degrado urbano, con rischi teorici per la salute legati a insetti e roditori, ma anche al fatto che i gabbiani 'pescano' tra l'immondizia spargendola nelle aree vicine. Un degrado che stride con la vocazione turistica di Roma. E' prioritario - sottolinea il medico - rimuovere al più presto i rifiuti dalle strade, ma soprattutto occorre lavorare seriamente ad un piano a medio-lungo termine, che - ribadisce - non può prescindere da un termovalorizzatore. Già dopo Natale ero stato a Roma e mi aveva colpito la situazione di emergenza. Ora è peggio, per via del caldo. Occorre davvero intervenire", conclude Signorelli.

PREALLARME DELL'ORDINE DEI MEDICI DI ROMA "Le immagini che arrivano da numerosi quartieri di Roma mostrano una situazione di preallarme spazzatura, che l'Ordine dei medici sta seguendo con attenzione. Complice il caldo e la mancata raccolta per più giorni, infatti, si sono formati dei liquami: questi e il forte odore emanato dai cumuli sono spia della vitalità dei batteri, motivo per cui consigliamo ai cittadini di proteggersi con dei guanti di gomma prima di toccare i cassonetti per buttare la spazzatura". Ad affermarlo all'Adnkronos Salute è il presidente dell'Ordine dei medici (Omceo) di Roma, Antonio Magi, che avverte: "Siamo in una situazione di preallarme". "Mi rendo conto che i cassonetti sono sporchi - continua il medico - ma il mio suggerimento è di cercare comunque di non lasciare i sacchetti in terra, alla mercé di roditori e gabbiani. E' bene cercare sempre di inserirli nei cassonetti; mi rendo conto di chiedere molto ai cittadini, ma il suggerimento è di cercare contenitori ancora non ricolmi: gli accumuli di immondizia sui marciapiedi finisco infatti per attirare gli animali, come già si è visto in alcuni quartieri come la Magliana, dove i roditori sono entrati nei negozi in cerca di cibo. Altro suggerimento, adottare il doppio sacchetto, per evitare che si rompa e che i resti finiscano per attirare animali e uccelli. E' bene poi evitare di passare davanti a questi cumuli di rifiuti con i bimbi, che rischiano di scivolare o di toccare qualcosa". (segue) Quanto all'invasione dei gabbiani, che ormai hanno trovato casa nella Capitale, Magi spiega: "Basterebbe raccogliere la spazzatura e pulire le strade per tenerli lontani: ormai questi uccelli sanno che qui troveranno del cibo". Ma l'emergenza rifiuti, oltre al disagio, presenta anche dei rischi per la salute dei romani? "Siamo in una situazione di preallarme - ribadisce Magi - Come Ordine vigileremo, come già facemmo nel gennaio scorso. Attualmente il caldo peggiora la situazione, che è sotto gli occhi di tutti. Stiamo monitorando il problema in vari quartieri e, nel caso, interverremo, come è nostro compito". Quanto alla proposta di realizzare dei Tmb in alcune zone a ridosso delle abitazioni civili, "come alla Bufalotta, noi - dice il presidente dell'Ordine dei medici di Roma - suggeriamo di evitare che queste strutture siano troppo vicine alle zone residenziali. E' importante poi che vengano costruite con criteri moderni - raccomanda - Infine, data la periodica emergenza, mi domando se non sia l'ora di pensare a un termovalorizzatore anche per Roma, in grado di trasformare quello che è stato in questi anni un problema in una risorsa".

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