(Adnkronos Salute) - "Tutto è iniziato quando avevo 16 anni, con un primo disturbo ormonale, di lieve entità. Ero una ragazza attiva e sportiva ma di punto in bianco il mio peso è aumentato. In qualche mese sono passata da 54 chili a più di 90: non poteva certo dipendere dall'alimentazione. Ho iniziato a perdere i capelli, sono comparsi i peli sul viso, i denti si spezzavano e la stanchezza aveva pervaso la mia vita. Mi dissero che avevo un problema psicologico, io sapevo di non essere 'matta', ma è stato devastante”. Ci sono voluti 10 anni di visite e tanti specialisti prima che le venisse diagnosticata la malattia di Cushing.
"Solo nel 1992 abbiamo capito che tutta la mia devastazione fisica e psicologica dipendeva da un piccolissimo adenoma all'ipofisi. Nel dicembre del '93 affrontai l’intervento e vinsi finalmente la mia battaglia. Dopo un anno ritornai a essere finalmente la Giusy che conoscevo, avevo riacquistato il mio peso, non perdevo più i capelli, non avevo più quell'orribile gobba, ma soprattutto ero felice".
Oggi i tempi sono cambiati, i pazienti possono contare su numerosi centri specializzati e oggi per la malattia di Cushing esiste anche una terapia farmacologica, pasireotide, in grado di ridurre il cortisolo in eccesso. In Italia è inoltre attiva un'associazione che promuove la conoscenza della patologia e offre supporto ai pazienti: si tratta di ANIPI, Associazione Nazionale Italiana Patologie Ipofisarie (http://www.anipi-italia.org/ ).