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Piemonte: Asl Novara, primo defibrillatore sottocutaneo a Borgomanero

26 maggio 2014 | 17.32
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Novara, 26 mag. (Adnkronos Salute) - Dal 2000 nella Struttura complessa di Cardiologia dell'ospedale di Borgomanero sono stati impiantati, dall'équipe diretta da Umberto Parravicini, 422 defibrillatori cardiaci con tecnica convenzionale. E per la prima volta, venerdì 23 maggio, è stato impiantato un defibrillatore sottocutaneo. A beneficiarne - riferisce l'Asl di Novara - è stato un uomo di 49 anni sopravissuto a due arresti cardiaci per fibrillazione ventricolare. In Italia finora sono stati impiantati poco più di 200 defibrillatori sottocutanei e nel Piemonte solo una quindicina. La Cardiologia di Borgomanero si pone quindi, fra i primi centri cardiologici piemontesi ad aver utilizzato questo innovativo dispositivo salvavita, sottolinea l'azienda in una nota.

L'intervento è riuscito perfettamente - prosegue - e il paziente si trova già a casa in compagnia di questo dispositivo che veglierà su di lui come un 'angelo custode', pronto a intervenire in caso di necessità. Il defibrillatore cardiaco impiantabile è un dispositivo che da oltre 25 anni si è affermato come la terapia più efficace per prevenire la morte cardiaca improvvisa in persone con gravi cardiopatie. Il sistema viene impiantato utilizzando uno o più fili (elettrocateteri) posizionati direttamente nel cuore collegati a una batteria in grado di erogare uno shock elettrico che interrompe gravi aritmie, salvando così la vita al paziente.

"Il defibrillatore sottocutaneo - spiega Parravicini - è un nuovo dispositivo che non richiede l'inserzione di elettrodi all'interno del cuore. Il dispositivo è inserito sotto la pelle in regione ascellare e l'elettrodo è inserito sempre sotto la pelle in regione sternale del torace. I pazienti che più si avvantaggiano dell'impianto di un defibrillatore sottocutaneo sono proprio i giovani, con una lunga aspettativa di vita, in quanto lascia totalmente inalterato il sistema venoso. Infatti per questi pazienti, che per la loro giovane età sarebbero esposti a tutti i rischi della prolungata permanenza di elettrocateteri interni - conclude il direttore della Cardiologia - avere a disposizione un defibrillatore sottocutaneo senza elettrodi all'interno del cuore rende il futuro meno difficile".

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