(Adnkronos Salute) - L'incontro di questa mattina si è aperto con la consegna alla delegazione aziendale di una lettera della Rsu indirizzata all'amministratore delegato dell'ospedale, Nicola Bedin, alla direzione del personale e a tutti i lavoratori. Oggetto della comunicazione: "Mancato rispetto dell'accordo di maggio 2013" che ha permesso di scongiurare 244 licenziamenti nel comparto, a fronte di riduzioni salariali. "In riferimento ai contenuti dell'accordo di maggio 2013, che prevede nelle finalità generali 'condivisione di un proficuo clima di lavoro e di compiute e corrette relazioni sindacali' - scrive infatti la Rsu - la vostra imposizione unilaterale del Regolamento Osr contravviene a tale contenuto. Tale atto si configura quale rottura delle relazioni sindacali".
Da qui la richiesta di ritirare il Regolamento, come "condizione imprescindibile per proseguire nelle relazioni sindacali". Richiesta senza risposta, dice la Usb che "questo pomeriggio incontrerà i legali - informa nel volantino in distribuzione - e avvierà tutte le azioni necessarie a respingere questo grave attacco ai lavoratori e alle lavoratrici del San Raffaele. Questo atto antisindacale del padrone ci conferma che non si preoccupano del rilancio e del risanamento economico e morale dell'ospedale e, a discapito di lavoratori e pazienti, fanno puro esercizio di arroganza e di perseguimento del puro profitto".
"L'accordo di maggio 2013 - continua il volantino Usb - prevedeva, oltre alle corrette e compiute relazioni sindacali, anche il riferimento al Ccnl: la sua sostituzione con un Regolamento Osr diventa un non rispetto nei fatti dell'accordo, da cui possiamo sentirci anche come Usb svincolati. Se l'amministrazione non avrà ripensamenti, dopo il teso confronto di oggi e la comunicazione della Rsu e delle organizzazioni sindacali, Usb è pronto ad iniziare con i lavoratori lo stato di agitazione".
