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Sanita': Def, Aaroi-Emac si associa allo stato di agitazione dei medici

11 aprile 2014 | 18.41
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Roma, 11 apr. (Adnkronos Salute) - Gli anestesisti e rianimatori ospedalieri dell’Aaroi-Emac si associano allo stato di agitazione indetto da alcune sigle sindacali mediche, e si preparano alle iniziative di protesta e di lotta annunciate per il mese di maggio dalle organizzazioni sindacali dei medici ospedalieri contro le misure del Def, considerate penalizzanti per la categoria. Per il sindacato infatti il documento esprime un pensiero "divenuto fisso, più che ricorrente: colpire con incessanti penalizzazioni, non solo economiche, una categoria di lavoratori ormai divenuta il bersaglio 'privilegiato' di una politica orientata al risanamento dei conti da realizzarsi unicamente attraverso tagli alle retribuzioni dei pubblici dipendenti, in particolare proprio dei medici".

Per Aaroi-Emac "i medici stanno subendo espropri mirati e programmati, già eseguiti o in corso di esecuzione, sulla base di un progetto strutturato e cadenzato, tra cui il congelamento delle progressioni di carriera e il blocco della contrattazione collettiva. Se il Def contenesse ulteriori decurtazioni a loro danno, sotto forma di un non meglio precisato 'tetto agli stipendi', questi espropri progressivi diverrebbero una vera e propria depredazione. Il ministro Lorenzin, in un’intervista, assicura che così non sarà: 'nessuno pensa ai medici quando si parla di riduzione degli stipendi dei manager della Pa … stiano tranquilli', asserisce". Il sindacato "pur prestando la massima attenzione e fiducia nella buona fede del ministro Lorenzin" sottolinea però che, "nessun altro organo istituzionale si è finora degnato di confermare o di smentire questo 'equivoco'".

Inoltre "per il prossimo contratto, pare, occorrerà attendere il 2020. Il che, in prospettiva, porterebbe ad un’ulteriore perdita economica almeno altrettanto devastante". Inutile dire, "per ragioni di comprovata evidenza storica, oltre che per motivi di 'mercato professionale', che alle perdite dei medici pubblici dipendenti si accodano inevitabilmente quelle dei liberi professionisti, sia di quelli realmente tali, sia di quelli coartati come tali 'grazie' al precariato dilagante nel pubblico impiego, gestito, come sappiamo bene, attraverso i 'contratti atipici'.Ecco perché anche l’Aaroi-Emac si associa allo stato di agitazione, e si prepara alle iniziative di protesta e di lotta annunciate per il mese di maggio".

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