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Sanita': Ordine medici Bologna, ricorso a Tar contro nuovo codice

21 maggio 2014 | 16.50
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Roma, 21 mag. (Adnkronos Salute) - L'ordine dei medici di Bologna ricorrerà contro il nuovo codice deontologico dei camici bianchi, approvato, anche se non all'unanimità, domenica scorsa a Torino. E' quanto afferma il presidente dell'Ordine bolognese, Giancarlo Pizza, che all'Adnkronos Salute precisa: "Quando riceveremo la notifica della ratifica del nuovo Codice ricorreremo al Tar del Lazio. E sulla nostra stessa posizione ci sono anche gli Ordini di Ferrara, Massa Carrara e Lucca".

Secondo Pizza, non c'era bisogno di mettere mano al precedente testo: "Il vecchio andava benissimo", spiega. Nel mirino del presidente dell'Ordine di Bologna ci sono soprattutto tre punti del nuovo Codice: "L'articolo 3 - sottolinea - è inaccettabile. Prevede una sanzione deontologica al medico che non rispetta le modifiche organizzative decise dai Servizi sanitari regionali o dalle aziende. Questo significa che se una Asl o una Regione decide un assetto organizzativo e il medico non si trova d'accordo perché non lo ritiene idoneo ai principi di cura, non può rifiutarsi perché si troverebbe poi esposto dal punto di vista del rispetto della deontologia".

L'Ordine di Bologna contesta anche la cancellazione, dal nuovo testo, della parola eutanasia, sostituita con 'pratiche per la buona morte'. Per Pizza il rischio è una assimilazione alle cure palliative, "mentre deve essere ben chiaro che l'eutanasia è un'altra cosa". Altro punto contestato è l'introduzione dell'obbligo, da parte del medico, di sottoscrivere una assicurazione professionale. "E' già previsto dalla legge", spiega. "E - aggiunge - visto che spesso le assicurazioni recedono, se un collega non riesce a stipulare una polizza, si trova esposto anche sotto il profilo deontologico e a rischio sanzione da parte dell'Ordine".

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