(Adnkronos Salute) - I casi si sono sviluppati nel raggio di 160 chilometri e, per questo, il team di ricercatori che se ne sta occupando non ritiene che si tratti di un singolo cluster, di un focolaio unico. Tuttavia, precisano gli esperti, molte più persone potrebbero essersi infettate senza sviluppare sintomi gravi, così come succedeva per la polio.
Il ricercatore della Stanford University Keith Van Haren avverte che "i casi analizzati mettono in evidenza la possibilita di una sindrome infettiva 'simil-polio'" in California. "Vorremmo però sottolineare - precisa - che sembra essere molto, molto rara. Certo, ogni volta che un genitore scorge sintomi di paralisi in un bambino il piccolo dovrebbe essere visitato subito da un medico".
Dopo l'eradicazione della polio, conclude Jonathan Palla, professore di virologia all'Università di Nottingham, "altri enterovirus sono stati associati alla paralisi, ma di solito causano un lieve raffreddore e le complicanze gravi sono molto rare. Due bambini hanno mostrato evidenza di essere stati infettati da un ceppo di virus chiamato enterovirus-68. Che l'agente patogeno in questione abbia causato questi o altri casi di paralisi è possibile, ma rimane una congettura. Saranno necessari ulteriori studi per determinarlo con certezza".