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Cgil: Schiavella, lascio segreteria Fillea, orgoglioso di lavoro fatto

20 luglio 2016 | 16.12
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Walter Schiavella e Alessandro Genovesi
Walter Schiavella e Alessandro Genovesi

Si sono aperti oggi a Roma, presso la Casa dell’Architettura, i lavori dell'assemblea generale della Fillea Cgil per eleggere il nuovo segretario generale, in sostituzione di Walter Schiavella che lascia la categoria per scadenza di mandato e andrà a guidare la Camera del Lavoro di Napoli.

"Il presente politico della Fillea -ha detto Schiavella nella 'lettera' con cui ha voluto 'riassumere' gli otto anni alla guida della categoria degli edili della Cgil- è solido e dobbiamo essere orgogliosi del lavoro che abbiamo fatto in questi anni difficili. Un lavoro enorme, collettivo, unitario e collegiale, identitario ma confederale, che oggi ci mette in prima fila nell'affrontare le sfide di questo momento politico".

E Schiavella ha ripercorso i 'numeri' dell'attività di questi anni al vertice del sindacato. "37 Ccnl rinnovati unitariamente -ha spiegato- in anni di rotture dell'unità confederale e di crisi drammatica; 190 circa Ccpl rinnovati; circa 1.200 accordi aziendali o nazionali per la gestione della crisi, dai colossi come Italcementi e Natuzzi all'impresa edile con 5 dipendenti".

E, ancora, ha ricordato, "dieci manifestazioni nazionali unitarie contro le politiche adottate dai governi per affrontare la crisi e a sostegno delle nostre proposte unitarie per il lavoro e lo sviluppo sostenibile; circa 250 manifestazioni territoriali per lo sviluppo e l'occupazione". "Per gestire tutto questo, oltre 320 riunioni di segreteria nazionale, 51 consigli direttivi nazionali, oltre 100 riunioni di direzione, 3 assemblee nazionali dei quadri e delegati, 2 congressi, 1 conferenza di organizzazione, 8 assemblee nazionali migranti, 2 assemblee nazionali delle donne", ha aggiunto.

E Schiavella ha anche spiegato la 'strada' scelta dal sindacato per 'attraversare' la crisi che ha colpito l'economia e in particolare il settore dell'edilizia e delle costruzioni: "Il passato, quello descritto da questi ultimi 8 anni, è stato soprattutto contrassegnato dalla crisi più grave che il settore abbia mai conosciuto. Ne abbiamo riconosciuto -ha spiegato il sindacalista- la forza dirompente, e la portata, fin da subito. La tempesta perfetta di una crisi congiunturale di sistema globale come quella del 2008 unitamente a una crisi strutturale di modello produttivo e di modello di sviluppo".

"Nella bufera, abbiamo scelto -ha spiegato ancora Schiavella- la rotta della sostenibilità dello sviluppo, del consumo di suolo zero, della legalità del mercato, della regolarità del lavoro, dell'industrializzazione del modello produttivo dei cantieri, dell'innovazione nella pratica contrattuale. Lo abbiamo fatto collettivamente, per primi, con forme e modalità sia antiche che nuove".

"Gli Stati Generali, che tracciano ancora oggi un orizzonte purtroppo ancora da raggiungere ma tuttora valido; le alleanze che abbiamo costruito con il mondo ambientalista, la volontà di sottrarci al ricatto occupazionale, la battaglia che per primi lanciammo contro il caporalato e per il recupero dei beni sequestrati alle mafie, l'attenzione alle città e alle periferie, all'assetto del territorio e per un moderno sistema infrastrutturale, e ancora molto altro", ha detto.

E Schiavella ha aggiunto ancora: "Dal versante contrattuale la nostra azione concreta ai diversi tavoli è stata affiancata da una elaborazione progettuale che l'ultimo documento congressuale ha sistematizzato e che ora è la nostra guida per affrontare le sfide che ci attendono. Pragmatismo senza rinunciare al sogno, identità e confederalità, come ha dimostrato la difficile ma positiva conclusione del Ccnl edilizia industria 2014, quando abbiamo saputo respingere, pagando un prezzo economicamente rilevante, il tentativo dell'Ance di smontare la responsabilità solidale dell'appaltatore".

"Se oggi la Cgil -ha continuato Schiavella- può avere più forza e coerenza nel chiedere di abolire con il referendum quelle norme che consentono ai Ccnl di derogare alla responsabilità solidale dell'appaltatore, lo deve anche alla battaglia che allora vincemmo e che ogni edile paga accettando solidalmente un aumento salariale più basso in cambio del mantenimento di un diritto fondamentale". E Schiavella ha parlato anche del suo futuro e di quello della Cgil. "Con la Cgil abbiamo insieme e in trasparenza saputo costruire il percorso che domani vi porterà ad eleggere il nuovo segretario generale della Fillea nazionale".

"Alessandro Genovesi, giovane ma esperto dirigente, è con noi da un anno e mezzo. Ci ha messo poco per diventare uno di noi. È veloce, intelligente, competente, esperto, energico e diretto. Lavorare con lui in questo anno e mezzo è stato molto bello. Ci siamo capiti subito, ma soprattutto lui ha capito voi, la categoria nella sua complessità umana e organizzativa. Se Susanna Camusso ve lo proporrà e voi lo voterete, sarà un grande segretario generale della Fillea", ha assicurato.

"Per quanto mi riguarda, la Cgil -ha continuato- mi ha chiamato a un nuova complessa e stimolante avventura, quella di guidare la Camera del Lavoro Metropolitana di Napoli verso la normalità. Ho accettato questa proposta con entusiasmo e riconoscenza per la fiducia e la stima accordatami e spero di non deluderla. Sono felice e orgoglioso di cimentarmi con la sfida di costruire un nuovo autonomo protagonismo della Cgil nella terza città del Paese, capitale di un Mezzogiorno che deve trovare centralità e protagonismo".

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