L'obiettivo di Snam, contenuto nel piano industriale per il quadriennio 2014-2017 presentato oggi, è quello di "ottimizzare il costo del proprio debito, riducendo significativamente la dipendenza dal sistema bancario". L'amministratore delegato, Carlo Malacarne, annuncia che il debito a costo fisso rappresenterà due terzi dell'esposizione globale nel 2017.
"La struttura del debito -spiega l'ad durante l'incontro con gli analisti- vedrà il 70% provenire dal ricorso diretto al mercato dei capitali, il 10% da prestiti di investitori istituzionali e il 20% dalle linee di credito bancarie".