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Tasi più leggera dell'Imu in due capoluoghi su tre, ma non per chi ha figli o rendite catastali basse

09 settembre 2014 | 14.54
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Lo rileva la Cgia di Mestre sulla base dei dati relativi a 76 comuni dove è stato possibile effettuare il confronto. A Verbania si pagheranno 200 euro in più. A Siena il maggior risparmio. Bortolussi: "A rischio difficoltà economica non poche famiglie"

(Infophoto) - INFOPHOTO
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In due Comuni capoluogo su tre la Tasi sarà più leggera dell'Imu. E' quanto afferma la Cgia, che ha comparato l'importo che i proprietari di prima casa pagheranno quest'anno rispetto a quanto hanno versato nel 2012. ''Ovviamente - tiene a precisare il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi - il risultato che emerge da questo confronto è ancora parziale perché 25 Comuni capoluogo di provincia non hanno ancora deliberato l'aliquota (o pubblicato sul sito del dipartimento delle Finanze).

Nei 76 comuni dove è stato possibile effettuare il confronto dall'ufficio studi della Cgia, il nuovo tributo sui servizi indivisibili sarà, in almeno 49 casi, meno oneroso della vecchia Imu versata dai proprietari delle abitazioni principali nel 2012. Soprattutto nelle grandi città, i risparmi saranno di tutto rispetto: a Torino ammonteranno mediamente a 332 euro, a Roma a 319 euro, a Milano e a Genova a 174 euro e a Napoli a 165 euro.

Dalla Cgia fanno sapere che i calcoli sono stati effettuati sulla rendita catastale media di ciascun Comune capoluogo di Provincia. Inoltre, si è presa in considerazione un'abitazione di tipo civile (categoria catastale A2 che comunemente è la più diffusa) e sono state rilevate le aliquote e le detrazioni presenti nelle delibere comunali pubblicate entro l'8 settembre 2014 sul sito del dipartimento delle Finanze. Ovviamente, i risparmi o gli aumenti di imposta sono importi medi.

La situazione cambia in senso peggiorativo in presenza di figli o per rendite catastali più basse. Le maggiori detrazioni Imu infatti rendono il confronto con la Tasi sfavorevole per il contribuente. Nel nostro caso, ripetendo i calcoli sono oltre il 50% dei comuni capoluoghi di provincia (40 su 76) nei quali la Tasi è più pesante dell'Imu.

I proprietari di prima casa che rispetto a 2 anni fa subiranno i rincari maggiori, secondo la Cgia sono: quelli residenti a Verbania (+ 200 euro), a Mantova (+ 120 euro), a Prato (+ 117 euro), a Trieste (+ 100 euro), ad Ascoli Piceno (+ 85 euro) e a Lucca (+ 83 euro). Coloro che dal confronto Tasi/Imu godranno il maggior risparmio sono i proprietari di prima casa residenti a Siena: il vantaggio economico rispetto al 2012 sarà per ciascuno di loro di 374 euro. Seguono i torinesi (- 332 euro), i romani (- 319 euro), i livornesi (- 277 euro) e i brindisini (- 260 euro).

''Se teniamo conto che nel 2013 la quasi totalità degli italiani non ha pagato l'Imu sulla prima casa - osserva Bortolussi - gli importi previsti dalla Tasi per l'anno in corso rischiano di mettere in seria difficoltà economica non poche famiglie, soprattutto a Bologna, dove il versamento medio si aggirerà attorno agli 867 euro. Meno pesante ma altrettanto impegnativa la situazione che si verificherà a Genova, a Torino e a Milano, dove i proprietari dell'abitazione principale pagheranno rispettivamente 725, 716 e 624 euro''.

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