Paltrinieri: "Grande privilegio portare la fiamma olimpica di Milano-Cortina"

"I Giochi in Italia una grande festa, una possibilità che capita poche volte nella vita di una comunità"

Gregorio Paltrinieri  - Fotogramma
Gregorio Paltrinieri - Fotogramma
04 dicembre 2025 | 17.09
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Gregorio Paltrinieri, campione del nuoto azzurro e Mondiale con 55 titoli in carriera parla a Rds dell' esperienza che vivrà come primo tedoforo della Fiaccola Olimpica, sabato sera nella Capitale. "L'ho saputo pochi giorni fa, è un grande riconoscimento. Il fatto che ci siano le olimpiadi in Italia è già una grande festa, è una possibilità che capita poche volte nella vita in una comunità. Avere questa manifestazione qui è incredibile, portare la fiaccola lo è ancora di più . L'ho sempre visto fare a grandi campioni, sarà un grande privilegio. Non me l'aspettavo, ha confessato, Mi hanno chiamato qualche giorno fa e mi hanno detto che avrei dovuto portarla ma non che sarei stato il primo. Inizialmente mi hanno semplicemente detto che avrei portato la fiaccola insieme a tutti gli altri ho sentito di tanti altri che l'avrebbero portata".

Greg, emiliano di Carpi, è un grande del nuoto azzurro di tutti i tempi, forse il più grande in assoluto nelle specialità in acque libere ma prova una grande passione per la montagna: "Ho sempre detto che uno dei primi riferimenti mi è stato Alberto Tomba perché me lo ricordo. E' delle mie zone, cioè io sono delle zone sue, diciamo, e quindi da piccolo lo seguivo molto volentieri ed è stato uno dei primi campioni a cui mi sono affezionato. Sono cresciuto guardando lui e sono cresciuto a dir la verità seguendo tutti gli sport anche le Olimpiadi Invernali. Mi ricordo Torino, forse i primi Giochi che ho seguito veramente. Ci invidiano un sacco perché avere un Olimpiade in Italia è quello che abbiamo sempre sognato anche noi. Io ho avuto diciamo il privilegio di fare un campionato europeo. E' stato incredibile quindi non mi immagino un Olimpiade".

I Giochi di Los Angeles non sono poi tanto lontane si stanno avvicinando. "I giochi invernali li prendo sempre un po' come spartiacque, perché arrivano a metà del nostro quaderno quindi avere questo Olimpiade invernale mi fa capire che ormai sono a metà del percorso del mio avvicinamento a Los Angeles e quello è l'obiettivo cardine, diciamo il motivo per cui ho continuato a nuotare dopo Parigi 2024 è voler rifare un altro Olimpiade e volermela giocare in quel contesto perché è veramente bello, è una festa in ogni caso è molto diversa dai campionati del mondo e dai campionati europei". Sulla possibilità di essere portabandiera nel 2028: "Mancano due anni, sembrano pochi ma poi nella carriera di uno sportivo possono essere anche lunghissime possono essere tantissimi -sottolinea il 31enne carpigiano-. Io intanto penso al mio percorso penso ad avvicinarmi nel migliore dei modi al 2028 cercare di rimanere competitivo in quello che sto facendo e poi dopo se c'è la possibilità sarebbe top. Anche quello sarebbe stupendo".

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