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Staminali: Ass.Coscioni, Lorenzin intervenga su dichiarazioni Mantovani

05 maggio 2014 | 17.51
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Milano, 5 mag. (Adnkronos Salute) - "Le dichiarazioni dell'assessore alla Salute della Regione Lombardia, Mario Mantovani, che ha lanciato un vero e proprio appello a tutti i dirigenti delle aziende ospedaliere chiedendo se c'è qualche medico disponibile a fare le infusioni Stamina, sono gravissime". Lo affermano Filomena Gallo e Michele De Luca, segretario e co-presidente dell'Associazione Luca Coscioni, che chiedono "l'immediato intervento del ministro Lorenzin per fermare questa iniziativa e mostrare rispetto per gli Spedali Civili di Brescia e per i medici che, come ha ricordato Amedeo Bianco, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo), sono, dopo i pazienti, le seconde vittime di questa assurda situazione".

"Siamo dinanzi ad una politica schizofrenica - affermano Gallo e De Luca in una nota - con un membro della Giunta Lombarda che, anziché cercare di fare chiarezza, contribuisce a peggiorare il già inammissibile far west che la vicenda Stamina ha creato. Perché proprio l'assessore alla Salute chiede ai medici della sua regione di agire in contrasto con il codice deontologico della loro professione, che all'articolo 13 cita 'Sono vietate l'adozione e la diffusione di terapie e di presidi diagnostici non provati scientificamente o non supportati da adeguata sperimentazione e documentazione clinico scientifica, nonché di terapie segrete', come ribadito dalla comunità scientifica nazionale e internazionale? Perché Mantovani, che proprio qualche mese fa aveva dichiarato che dalla Regione Lombardia non era giunto nessun ok all'entrata di Stamina agli Spedali Civili di Brescia, ora si mette a fare il battitore d'asta dei medici favorevoli alle infusioni con il cosiddetto 'metodo Stamina'? Mantovani ignora il blocco alle infusioni deciso dall'Aifa nel maggio 2012? Ignora il pericolo per la salute pubblico sotteso alle infusioni?", incalzano Gallo e De Luca.

Che concludono: "Siamo dinanzi a una politica che si fa ricattare da 'chiunque' pretenda 'qualsiasi cosa' (incluse cure che cure non sono e su cui, ricordiamolo, sta indagando la magistratura con accuse pesantissime) urlandolo nelle piazze e davanti alle telecamere".

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