(Adnkronos Salute) - Si tratta di una vicenda "dura", continua Bianco. "Comprendiamo con molta partecipazione il significato della speranza - aggiunge riferendosi alle pressioni dei pazienti e delle famiglie - ma siamo stati molto fermi perché la distanza che c'è tra le evidenze scientifiche e le speranze non può essere riempita da procedure e proposte che non rispondono alle buone".
Per quanto riguarda invece i medici 'pentiti' che in questi giorni hanno confessato di aver illuso i malati, Bianco sottolinea che si tratta di alcune persone che hanno pubblicamente ammesso un errore: "Una loro valutazione risultata sbagliata alla luce dei fatti", dice ricordando "l'alone di grandi equivoci che si è mosso intorno a questa vicenda e che non ha aiutato alcuni ad assumere decisioni delicate e corrette". Inoltre, conclude il presidente della Fnomceo, "ricordo che nel 'capitolo Brescia' le infusioni oggi non si fanno perché i medici si rifiutano, nonostante le ingiunzioni, pagando in prima persona. Loro si stanno opponendo esponendosi e aprendo un serio conflitto tra ciò che impone la 'scienza e coscienza' e quanto i giudici chiedono in nome del popolo italiano".
