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Staminali: biologi, basta stregoni, si fa buona scienza anche in Italia

27 maggio 2014 | 18.32
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Roma, 27 mag. (Adnkronos Salute) - "Fermare gli stregoni delle staminali" e dare "un segnale alla comunità scientifica che guarda a cosa accade in Italia su questo tema". Ad affermarlo sono Ermanno Calcatelli, presidente dell'Ordine nazionale dei biologi, e Valerio Pazienza, ricercatore dell'Irccs ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo (Fg) tra i relatori del convegno 'Cellule Staminali, differenziamento e riprogrammazione cellulare' promosso giovedì dall'Onb all'Università Roma Tre di Roma.

"Ci saranno i protagonisti più importanti nel campo delle cellule staminali - sottolinea Pazienza all'Adnkronos Salute - è un modo per evitare che sulle staminali si diffondano informazioni imprecise che in tempi recenti hanno confuso il grande pubblico e possono essere male interpretare". Il convegno sarà l'occasione anche per ribadire il ruolo dei biologi all'interno dei centri specializzati che si occupano di staminali, come sottolinea Calcatelli: "Gli stregoni della scienza vanno fermati, soprattutto nel pubblico - precisa - Qui non può operare chi non è iscritto all'ordine come invece accade in alcune strutture dove i direttori generali non controllano chi viene assunto".

Ci sarà anche Angelo Vescovi, direttore scientifico Irccs ospedale Casa sollievo della sofferenza, "lo scienziato titolare del primo studio italiano sui trapianti di cellule staminali neuronali - ricorda Pazienza - Un lavoro che è stato scandagliato dall'Iss, dall'Aifa e dai comitati etici. Il percorso che dovrebbero fare i lavori scientifici seri sulle staminali, altrimenti non può esserci nessuna validazione. All'estero guardano cosa accade in Italia sulle staminali - conclude - abbiamo un obbligo morale e professionale su queste tematiche, evitando le strumentalizzazioni mediatiche".

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