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Ucraina, separatisti: "Siamo indipendenti" Mosca: Kiev ci paghi il gas in anticipo

12 maggio 2014 | 19.33
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Ucraina, separatisti:

Mosca, 12 mag. - (Adnkronos/Ign) - I separatisti filorussi nell'Ucraina orientale hanno dichiarato l'indipendenza di Luhansk, una delle due regioni in cui domenica si è svolto un referendum per la secessione dal Paese. Una mossa che i separatisti giustificano sostenendo che il 96,2% dei cittadini locali ha votato a favore dell'indipendenza da Kiev.

Dai risultati ancora provvisori, un plebiscito per l'indipendenza dall'Ucraina arriva anche dalla regione di Donetsk.

Il governo di Kiev ha definito il referendum di domenica una "farsa criminale", e Stati Uniti ed Unione Europea hanno detto che è "illegale". "La farsa propagandistica, che i terroristi qualificano come referendum, non avrà conseguenze legali se non le responsabilità criminali per i suoi organizzatori", ha denunciato Turchynov, che è tornato a definire gli sviluppi recenti nel Paese come "un piano russo teso a destabilizzare la situazione in Ucraina, a ostacolare le elezioni presidenziali e a rovesciare le autorità ucraine".

MOSCA: ORA DIALOGO CON KIEV - La Russia dichiara di rispettare gli esiti dei referendum che si sono svolti nelle regioni dell'est dell'Ucraina e chiede al governo di Kiev di avviare un dialogo con i separatisti filorussi. E' quanto ha reso noto il Cremlino con una dichiarazione. "Mosca rispetta la volontà delle popolazioni delle regioni di Donetsk e Sloviansk e si aspetta un'applicazione pratica dei risultati del referendum avvenga in un modo civile, senza nessun tipo di violenza, e sulla base di un dialogo tra i rappresentanti di Kiev, di Donetsk e Sloviansk", recita il comunicato.

Nella nota del Cremlino si sottolinea "l'alta affluenza alle urne registrata nonostante i tentativi di far fallire il voto e condanniamo l'uso della forza, compreso il ricorso all'artiglieria pesante, contro i civili che ha provocato vittime". Nel chiedere il dialogo tra Kiev ed i rappresentanti delle forze separatiste filorusse, Mosca sottolinea che "tutti gli sforzi di mediazione, compresi quelli dell'Osce, sono benvenuti".

Mosca ha poi ribadito il suo no a nuovi colloqui internazionali sull'Ucraina se non ci sarà la partecipazione di rappresentanti dell'opposizione filorussa. "Ancora una volta dico che, senza un coinvolgimento degli oppositori del regime nel dialogo diretto su come risolvere la crisi, gli sforzi non andranno da nessuna parte", ha detto il ministro degli Esteri russo, riferendosi alla possibilità di un nuovo round di negoziati a quattro tra Russia, Stati Uniti, Ue e Ucraina, dopo quello del 17 aprile scorso a Ginevra.

MEDVEVDEV: UCRAINA PAGHI IL GAS ANTICIPATAMENTE - Il premier russo Dmitry Medvedev intanto ha ordinato a Gazprom di chiedere all'Ucraina il pagamento anticipato delle forniture di gas a partire da martedì. La richiesta è stata fatta nel corso di un incontro con l'amministratore delegato di Gazprom, Alexei Miller e il ministro dell'Energia, Alexander Novak. La richiesta di pagamento anticipato, secondo Medvedev, non equivale a un taglio totale delle forniture di gas. "Forniremo quello che ci pagano - ha detto il premier russo - Se pagano un euro, forniremo loro un euro di gas, se ci pagano un miliardo, forniremo un miliardo".

UE ESTERI ADOTTA NUOVE SANZIONI - Il Consiglio Ue Affari esteri in corso a Bruxellesn ha deciso di ampliare i criteri e la base legale delle sanzioni in risposta alla crisi ucraina. Per la prima volta i ministri degli Esteri della Ue hanno deciso di colpire due imprese della Crimea, nazionalizzate dalla Russia a seguito dell'annessione della regione. Estesa anche la lista delle persone colpite dal congelamento degli asset finanziari e dalla restrizione sui visti. In numero delle persone sanzionate è salito a 61.

MOGHERINI: MOSCA DICA CHE REFERENDUM È ILLEGALE. Secondo il ministro degli Esteri, Federica Mogherini Il referendum indetto nelle regioni orientali dell'Ucraina dai separatisti è "illegale e illegittimo. Ci auguriamo che venga definito in questo modo anche da Mosca, che in ogni caso lo aveva sconsigliato, consigliando di tenerlo più avanti". Entrando al consiglio Ue Affari esteri Mogherini ha spiegato che "la nostra priorità adesso è di fare in modo che le violenze sul terreno diminuiscano e cessino".

Per il ministro degli Esteri "il traguardo è quello di consentire elezioni il 25 maggio e poi elezioni parlamentari, di sostenere il processo di riforma costituzionale e soprattutto la priorità è di fare in modo che le violenze cessino e che tutti gli ucraini si parlino fra di loro. E' impensabile che la situazione sul terreno continui ad andare avanti così".

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