Soltanto dopo Pasqua il segretario generale dell'Ugl, Giovanni Centrella, potrà difendersi dalle accuse che gli vengono mosse. Nel pomeriggio si era presentato al Palazzo di Giustizia con l'intenzione di farsi ascoltare dal pubblico ministero Stefano Pesci ma il magistrato non l'ha ricevuto.
Lasciando il Palazzo di Giustizia Centrella, che era accompagnato dal suo difensore, Irma Conti, ha ribadito la sua estraneità ai fatti che gli vengono contestati, affermando di non aver nulla da rimproverarsi. "Sono un semplice metalmeccanico che da quando è segretario della Ugl vista la crisi ha sempre cercato di rendere tutte le spese tracciabili. Per questa sera ho convocato la segreteria confederale allargata: sono pronto a fare un passo indietro se mi fosse richiesto altrimenti non mi muovo".
Parlando poi della sua posizione e delle contestazioni che gli vengono mosse, Centrella ha ribadito che "tutto è tracciabile e documentabile. Le spese che mi vengono contestate fanno riferimento a 37 carte prepagate che io da segretario generale dell'Ugl ho provveduto a girare ad altrettanti segretari confederali per le loro spese di rappresentanza. E' una innovazione che ho introdotto dal 2010 intestando a me stesso queste carte. L'ho fatto per ragioni di trasparenza e comodità. In base alle spese sostenute ciascuno riceve il suo rimborso con giustificativi e adeguata documentazione". (segue)