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Ema, Milano perde alla lotteria

20 novembre 2017 | 07.05
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(dal profilo Twitter Ema)
(dal profilo Twitter Ema)

La nuova sede dell'Ema sarà ad Amsterdam. Milano perde al sorteggio, dopo la parità al terzo turno delle votazioni con la capitale olandese.

L’estrazione a sorte era prevista sin dall’inizio dalla procedura ed è stata conseguenza del pareggio al terzo turno reso possibile dall’astensione della Slovacchia, che si era astenuta anche al secondo turno dopo che Bratislava non era riuscita a passare il primo.

Ecco perché il sorteggio

LE REAZIONI - "Grazie a Milano e grazie a tutti coloro che si sono impegnati per #Ema, nelle istituzioni e nel privato. Una candidatura solida sconfitta solo da un sorteggio. Che beffa!" scrive su Twitter il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni.

"Delusione e amarezza per sconfitta al sorteggio dopo 2 turni vinti - il commento su Twitter della ministra della Salute, Beatrice Lorenzin - Rimane il valore della candidatura di #Milano su cui Italia ha fatto sistema. #Ema2Milano #EMAMilano".

"E' una grande occasione persa per l'Europa" dice il direttore generale dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), Mario Melazzini, che non nasconde all'Adnkronos Salute "tutto il suo rammarico anche perché una scelta così importante è stata lasciata al caso". Il dossier italiano era ottimo, ricorda Melazzini, e l'Italia è un big della farmaceutica europea, "forse il Paese più forte. Le regole del gioco sono queste, ma non è giusto che la scelta finale sia lasciata alla fortuna", aggiunge Melazzini. Sulla candidatura di Milano "c'è stato un grandissimo gioco di squadra - ricorda il dg - C'è dispiacere per la Slovacchia, che si è astenuta, e grande amarezza" per il risultato finale. "Con tutto il rispetto per l'Olanda, penso che anche l'Europa abbia perso una grande occasione", conclude.

Diana Bracco, rappresentante del settore privato nella cabina di regia istituzionale, commenta così la sconfitta di Milano: "Siamo amareggiati che Milano non sia stata scelta come nuova casa dell’Agenzia Europea dei medicinali. Detto ciò, continuiamo ad essere fieri del grande lavoro fatto per preparare il dossier e sostenere la candidatura italiana in questi lunghi mesi di campagna". "Fin dal primo round di votazione si è riconosciuto pienamente il valore tecnico della nostra candidatura ed è stata confermata la grande qualità di Milano. Il lavoro fatto rimane un’importante operazione di promozione territoriale da cui ripartire", conclude Diana Bracco.

In fumo 'tesoro' da 1,7 mld

Da tutte le reazioni trapela l'amarezza per un sistema di assegnazione basato, in ultimo, sul sorteggio. Il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, parla di un metodo "quanto meno stravagante".

Perdere la sede dell’Ema con il sorteggio è "come perdere" i Mondiali di calcio "con il lancio della monetina" osserva il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega agli Affari Europei, Sandro Gozi. "E’ chiaro che perdere con l’estrazione a sorte, con la pallina estratta, lascia l’amaro in bocca - rimarca - E’ come perdere una finale ai rigori: anzi, di più, come perdere una finale con la monetina". "Il sistema di voto - continua Gozi - conferma la validità della candidatura di Milano, che è risultata prima in tutte le votazioni. Milano era prima con 25 voti nel primo turno, e prima con 12 voti al secondo turno. E questo grazie a un grandissimo gioco di squadra che il governo ha fatto".

"L’Ema va ad Amsterdam e non a Milano? Europa vaff... - afferma Roberto Calderoli, vice presidente del Senato - Perché dopo aver dato così tanto all'Europa in questi anni e non aver ricevuto vederci dire no anche nell'unica occasione che chiediamo qualcosa è veramente troppo. Per cui cari amici europei andate tutti aff...".

Per il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, è "pazzesco che una scelta che riguarda migliaia di posti di lavoro e due miliardi di indotto economico venga presa in Europa tramite sorteggio con lancio di una monetina, ennesima dimostrazione della follia con cui è governata l’Unione Europea. Prioritario per il prossimo nostro governo sarà ridiscutere i 17 miliardi all’anno che gli italiani versano a Bruxelles”.

La sconfitta per Ema arrivata dopo il sorteggio è il "paradigma di un’Europa che non sa decidere" dice Roberto Maroni, presidente della Regione Lombardia. "Non faccio dietrologie ma ricordo che erano 27 Paesi, uno si è astenuto. Si è andato al pareggio per non scontentare nessuno? Non lo dico" commenta il governatore. "Ma l’Ue - aggiunge - lascia decidere ad altri, non si sa assumere le responsabilità e lascia decidere fuori dall’Europa o affidandosi alla sorte. Da domani io, Beppe Sala e il governo italiano magari qualche iniziativa potremmo pensare di prenderla".

"Sicuramente c'è tanta delusione dopo il sorteggio, però, il risultato raggiunto è comunque importante" il primo commento, via Twitter, del sindaco di Milano, Giuseppe Sala. "Siamo stati l'unica città non capitale ad arrivare alla votazione finale - scrive - e siamo stati capaci di confrontarci con le grandi capitali europee". Poi, in conferenza stampa, Sala sottolinea che è "veramente un po' assurdo essere esclusi perché si pesca da un bussolotto. Tutto regolare ma non è normale". Dopo i primi due turni, prosegue, "ci avevamo sperato anche se la seconda votazione ha mostrato che probabilmente qualcuno non ha votato", poi al terzo turno "probabilmente è venuto fuori qualche accordo politico".

Ema, cos'è e come funziona

RASI: SUBITO AL LAVORO CON GOVERNO OLANDESE - L'Agenzia europea del farmaco traslocherà ad Amsterdam ed è pronta per iniziare a lavorare immediatamente con il governo olandese per assicurare, dopo l'addio a Londra, il successo del trasferimento dell'ente entro fine marzo 2019. Ad assicurarlo è il direttore esecutivo dell'authority europea, Guido Rasi, che accoglie "con favore la decisione odierna sulla nuova sede di Ema. Ora che finalmente sappiamo dove ci porta il nostro viaggio, possiamo intraprendere azioni concrete per un 'trasloco' di successo", sottolinea. L'Agenzia ha ora poco più di 16 mesi per prepararsi allo spostamento e riprendere le proprie attività ad Amsterdam, al più tardi il 30 marzo 2019.

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