Può un contenitore per cibo diventare il prodotto chiave di una vera e propria rivoluzione culturale? Approda a Roma, alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea, 'Doggy Bag - Se avanzo mangiatemi', il progetto contro lo spreco alimentare promosso da Comieco, il Consorzio per il recupero e il riciclo degli imballaggi a base cellulosica, in collaborazione con Slow Food Italia, che farà parte dell'esposizione 'Corporate art', dedicata al rapporto tra arte e impresa. La mostra, in calendario da venerdì all'11 ottobre, vedrà esposti alcuni contenitori per cibo e bevande, che fanno delle 'doggy bag' dei veri e propri oggetti d'arte.
"Nell'anno di Expo 2015, che ha tra i temi portanti proprio l'impegno a diminuire gli sprechi alimentari - afferma Carlo Montalbetti, direttore generale di Comieco - 'Doggy Bag - Se avanzo mangiatemi' ha lo scopo di ridurre le quantità di alimenti gettati via ogni giorno in ristoranti e trattorie e di stimolare un cambio di mentalità nei ristoratori e nei clienti".
Il progetto coinvolge tutti gli attori della filiera alimentare, dallo chef al team del ristorante, fino ai clienti, i quali, forti della grande carica d'ironia e di umorismo di cui sono vestiti i contenitori per vino e alimenti, non dovranno più sentirsi in soggezione nel portare a casa quanto rimasto a fine pasto. La progettazione delle confezioni è stata confezionata ai designer Francesco Faccin, Giulio Iacchetti e Matteo Ragni in collaborazione con Chiara Moreschi, e agli illustratori Beppe Giacobbe, Guido Scarabottolo e Olimpia Zagnoli.