La Borsa di Milano chiude l'ultima seduta del 2016 senza slancio, con un progresso dello 0,16% a 19.234 punti. Si archivia con la giornata di oggi un annus horribilis dal punto di vista azionario, con una perdita di 10 punti percentuali sull'anno precedente, che invece aveva registrato una crescita del 13,9% rispetto al 2014. I titoli che hanno subito le perdite maggiori sono stati quelli del comparto bancario, con in testa Mps (-87,9%), mentre i titoli industriali si sono risollevati (St +74%).
Nel 2016, la capitalizzazione complessiva delle società quotate a Milano è scesa a 524,9 mld dai 567,6 mld di fine 2015. Rispetto all'anno precedente, quando era stata di 9,8 mld, la raccolta da parte di società già quotate o di nuova ammissione quest'anno ammonta a 6,1 mld. Le opa dell'anno (16) hanno superato le ipo (14), che hanno raccolto oltre 1,4 mld. Le 27 società che si erano quotate sui mercati di Borsa Italiana come ipo, nel 2015, avevano raccolto oltre 5,7 miliardi di euro.
Nell'ultima seduta dell'anno, anche le altre piazze europee terminano gli scambi in territorio positivo, ignorando Wall Street, che resta negativa con il Dow e con il Nasdaq. La Borsa di Parigi segna a fine giornata +0,5%; Londra +0,32%; Francoforte +0,26%. In rialzo anche Madrid (+0,27%) e Amsterdam (+0,15%). A Milano oggi sono ben comprate Unipol (+2%), Saipem (+1%) e Mediaset (+0,98%). In calo Buzzi Unicem (-1,44%), Finecobank (-0,7%) Bpm (-0,7%) e Banco Popolare (-0,43%).