Sul listino milanese pesano le prese di profitto sul settore del credito, reduce da una lunga serie positiva. Le europee, reduci dai massimi di ieri, chiudono miste, per lo più con cali frazionali.
Chiusura in calo oggi per piazza Affari, maglia nera d'Europa, appesantita dalle prese di profitto sui bancari, reduci da una lunga serie positiva. Le principali Borse europee, reduci dai massimi di ieri, chiudono miste, con ribassi contenuti, tranne Francoforte che archivia la seduta sulla parità.
A Milano Ftse Mib 21.937 punti (-0,96% ), mentre l'All Share segna 23.314 punti (-0,87%). Scambi per 2,8 mld di controvalore, in calo rispetto a 3,3 mld ieri. Su 333 titoli in negoziazione, 121 chiudono in rialzo, 198 in calo e 14 invariati. Lo spread Btp-Bund chiude a 115 punti, poco variato dai 113 punti alla chiusura di ieri. Comprate Mediaset e Telecom sul Ftse Mib, vendute in particolare Ubi Banca e Mps.
Cali più limitati per le europee: ad Amsterdam Aex 478,53 punti (-0,29%); a Londra Ftse 6.935 punti (-0,21%); a Madrid Ibex 11.049 punti (-0,14%); a Parigi Cac 4.882 punti (-0,09%); a Zurigo Smi 8.977 punti (-0,08%); a Lisbona Psi 20 5.587 (-0,03%); a Francoforte Dax 11.210 punti (+0,04%).
Poco mossi anche gli indici a Wall Street, complici, spiega Vincenzo Longo, market strategist di Ig, "alcuni dati macroeconomici non troppo convincenti sul settore immobiliare. Il secondo discorso del governatore della Federal Reserve, Janet Yellen, davanti al Congresso statunitense non ha scaldato il sentiment del mercato".
"Gli operatori - continua Longo - sembrano interrogarsi ancora sul timing del rialzo dei tassi di interesse, dopo che ieri la Banca centrale statunitense ha abbandonato la forward guidance, introducendo il concetto di 'flessibilità'. A partire da giugno, infatti, la decisione sui tassi sarà decisa riunione dopo riunione".
"L’impressione - aggiunge Longo - è che la Fed voglia mantenere la piena flessibilità di azione, valutando l’impatto dell’andamento dei prezzi del greggio sull’intera economia. Ci aspettiamo, quindi, una volatilità in sensibile crescita man mano che saranno rilasciati i dati macro negli Usa, dato che gli operatori andranno ad aprire o chiudere posizioni sulla base delle figure pubblicate".
L'euro al riferimento Bce sale da 1,1328 dollari ieri a 1,1346 dollari oggi. Il contratto più scambiato sul Wti, il greggio di riferimento americano, con consegna ad aprile guadagna 0,74 dollari a 50,02 dollari al barile al Nymex. L'oro a pronti al London Bullion Market scende da 1.206,5 dollari l'oncia al fixing di stamani a 1.204,75 dollari oggi pomeriggio.
Tra i settori, le banche cedono l'1,97%, l'auto l'1,84%, i chimici l'1,46% e i finanziari l'1,39%. Acquisti su tlc (+1,55%), salute (+0,86%) e media (+0,55%). Perdono terreno i bancari, affossati dai realizzi, in particolare Ubi Banca (-2,85%), Mps (-2,7%), Mediobanca (-2,66%), Unicredit (-2,27%). Vendite su Moncler (-2,57%).
Vivace oggi Telecom (+1,57%), come pure Mediaset (+1,35%), dopo l'opas annunciata dalla partecipata Ei Towers (+5,26%) su Rai Way (+9,46%). L'offerta, nella formulazione comunicata al mercato, è stata stoppata, dopo la chiusura della Borsa, dal governo, che ha ricordato che alla Rai resterà il 51% di Rai Way. Mediaset, comunque, guadagna anche nell'After Hours (+1,20%). Sull'All Share comprate Kinexia (+25,42%) e Kr Energy (+13,74%). Flette Acotel (-4,7%).
