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Pwc, con riduzione Neet slancio economico da 8-9% per Pil Italia

31 ottobre 2016 | 17.06
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Pwc, con riduzione Neet slancio economico da 8-9% per Pil Italia

Ridurre il numero dei neet, i giovani tra i 19 e i 25 anni che non studiano, non lavorano e non seguono corsi di formazione, darebbe uno slancio all'economia globale quantificabile in 1.000 miliardi di dollari e avrebbe un impatto sul pil italiano pari a 8-9 punti percentuali, che equivalgono a circa 156 miliardi di dollari. Lo evidenzia una lunga ricerca di pwc, 'Empowering a new generation' ('Stimolare una nuova generazione'), che ha analizzato i livelli di istruzione occupazione e formazione dei giovani tra i 15 e i 25 anni nei 35 paesi Ocse.

I Paesi che 'sfruttano' meglio il potenziale dei ragazzi sono, secondo il Young workers index di Pwc, Svizzera, Germania e Austria, seguite da Islanda, Norvegia e Danimarca. L'Italia è al 35esimo posto, cioè ultima, nella classifica dei Paesi Ocse che danno più opportunità ai giovani, battuta dalla Grecia (34esima) e dalla Spagna (33esima). Questi Paesi, secondo il report, sono quelli che hanno subito le conseguenze peggiori della crisi economica degli ultimi otto anni. Chi ha fatto i progressi migliori, tra il 2006 e il 2015, sono stati Israele, Lussemburgo e Germania, che hanno scalato la classifica.

Svizzera, Germania e Austria "hanno saputo mantenere bassi livelli di disoccupazione giovanile dopo la recessione globale, un risultato dei sistemi educativi - sottolinea Pwc - che promuovono formazione professionale e apprendistato, e hanno consentito di minimizzare la componente di giovani rimasta esclusa dal mercato del lavoro". L'Italia, invece, "ha fatto esperienza di un profondo declino nel decennio, perdendo punti in classifica".

Pwc ha dunque stimato quando si guadagnerebbe in Prodotto interno lordo dal miglioramento delle performance dei lavoratori più giovani. I risultati sono significativi: considerando che il 'neet rate', cioè la quota di giovani tra i 20 e i 24 anni che non lavorano e non studiano, in Italia è al 35%, l'impatto sul pil sarebbe dell'8,4%. In Turchia, ad esempio, dell'8,9%. All'interno del G7, il guadagno complessivo potrebbe essere di 777 mld di dollari: solo in Inghilterra, di 45 mld di sterline (+2,3% di pil).

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